'Memory Day' e lotta alla criminalità: la testimonianza di Antonio Amici

L'ex ispettore superiore della Polstrada di Vasto ospite di una manifestazione a Mestre

Claudia Cavuoti
01/12/2011
Attualità
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Il 24 gennaio 2009 Antonio Amici, ispettore superiore della Polizia Stradale in servizio al distaccamento di Vasto, si rese protagonista di un gesto coraggioso mettendo a rischio la propria vita. Nel corso di una rapina all’Eurospin in via Tito Livio a Vasto, pur essendo fuori servizio, intervenne per fermare gli autori riportando gravi ferite alle mani a causa di una scimitarra. Per questo atto eroico Amici è stato invitato e ha partecipato a Mestre al “Memory Day” per ricordare le vittime del terrorismo, della mafia, del dovere e di ogni forma di criminalità. Amici ha incontrato tanti colleghi che nell’intervenire in un’azione criminosa hanno riportato ferite gravissime. “Nei loro occhi – ha commentato l’ispettore superiore da poco tempo in pensione – ho visto la luce, l’orgoglio e la fierezza di aver appartenuto o di appartenere ancoar a una istituzione di Polizia. Non nego che mi sono emozionato perché dopo quasi tre anni da ciò che mi è accaduto si sono ricordati di me”. Amici ha voluto rivolgere un messaggio soprattutto diretto alle nuove generazioni attraverso il convegno nazionale di Mestre dal titolo “Le radici nella memoria per un futuro consapevole. Memoria e futuro: per una cultura della legalità e della libertà”. In particolare l’ex ispettore ha affermato che “la via criminale è una strada illuminata da potenti riflettori, ma alla fine detta strada i riflettori si spengono sempre e si finisce immancabilmente nel baratro. La via criminosa e la violenza è sempre un errore. Solo l’onestà e il rispetto dell’altro e delle leggi aiuta a costruire un futuro migliore”.

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