Centrale a biomasse e difesa ambientale, i cinque obiettivi del Comitato per la tutela del territorio

Domani, in piazza Diomede a Vasto, la raccolta firme

Cristina Milo
19/11/2011
Attualità
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Cinque semplici richieste. Cinque obiettivi che sono diventati indispensabili dopo le questioni ambientali che sono state sollevate a Vasto. Ambiente e territorio da tutelare. E' questo l'obiettivo che il Comitato per la tutela del territorio di Vasto sta portando avanti in questi giorni. Un obiettivo che avrà il suo punto cruciale con la raccolta firme che si terrà domani mattina, dalle 9 alle 21, in piazza Diomede a Vasto. Una iniziativa che, tengono a sottolineare gli organizzatori, vuole "prescindere dall'appartenenza ad associazioni o a partiti". E le richieste che il comitato porta avanti sono semplici ma di fondamentale importanza per il territorio e ruotano attorno alla paventata realizzazione di una centrale a biomasse a Punta Aderci. "Il Comune di Vasto - si legge nel documento - deve chiedere alla Regione Abruzzo di riesaminare l'autorizzazione rilasciata per la centrale a biomasse di Punta Aderci. Si tratta di una scelta infelice per la sua localizzazione, ma anche certamente azzardata alla luce dei recenti dati sulla qualità dell'aria rilevati dal Mario Negri Sud su incarico della Provincia: la zona di Vasto si colloca ad un grado di 'alterazione alta', corrispondente ad una qualità dell'aria 'molto scarsa'. Bisogna impedire l'insediamento di impianti ad alto impatto ambientale nella zona di Punta Penna (oggi e in futuro). Chiediamo - continua il Comitato per la tutela del territorio - sia modificato l'articolo 8 delle Nta del Piano regolatore territoriale, estendendo il divieto di insediamento, già previsto per le attività a cui alla Direttiva Seveso, alle industrie insalubri di I classe. Si installino, almeno a Vasto e San Salvo, delle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria. Abbiamo, tra la Valle del Trigno, Gissi e la Val di Sangro, uno dei maggiori insediamenti industriali della penisola e, da anni, nessun controllo della qualità dell'aria della zona. Venga istituito - continua il Comitato - almeno su scala provinciale, un Registro tumori accessibile in rete. Quello attualmente esistente appartiene alla Fondazione della Cassa di Risparmio, e i suoi dati non sono accessibili al pubblico. L'informazione sulla salute è un diritto elementare di ogni cittadino". E per ultimo il Comitato punta sulla necessità di istituire "un Comitato zonale permanente di consultazione e di controllo, composto dagli Enti pubblici (Provincia, Comuni del Vastese e Arta) e delle associazioni interessate che tenga d'occhio le numerose criticità ambientali della zona e ne riferisca periodicamente alla città. Siamo stanchi - concludono gli appartenenti al Comitato - di rincorrere le (pessime) sorprese che ci vengono preparate per soddisfare l'interesse economico di pochi".

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