Multato di 148 euro nel 2007, decide di non pagare e di presentare ricorso contro la sanzione elevata con l'autovelox sulla fondovalle Trigno. Dopo quattro anni O.E.M., 65 anni, di Cupello, si è visto recapitare a domicilio un'ingiunzione di pagamento di quasi 1.500 euro: dieci volte l'importo iniziale. Superato il primo comprensibile momento di sgomento, l'automobilista si è rivolto al comitato Trignina. «Ammesso che l'automobilista sia davvero in difetto e debba pagare la multa, come può lo Stato far lievitare di dieci volte una ammenda dopo soli quattro anni?», protesta il presidente Antonio Turdò, che ricorda come molte multe comminate sulla Trignina in quel periodo fanno parte del pacchetto contestato dal Comitato. Solo dieci giorni fa il giudice di pace di Vasto ne ha annullata un'altra. L'accorato appello di O.E.M. è stato inviato da Turdò alla Prefettura di Chieti, invocando un pronto intervento per evitare che ad altri automobilisti multati tocchi analoga sorte. «Sono un cittadino onesto, ho sempre pagato le tasse», dichiara da parte sua l'automobilista, «e a 65 anni devo lavorare ancora 18 mesi per ricevere la pensione, non posso permettermi di pagare una multa così salata. L'auspicio è che il Prefetto mi aiuti a non finire nel tritacarne della burocrazia». Il comitato diffonderà la vicenda a tutte le associazioni di categoria in difesa dei diritti del cittadino.