Tre partiti di maggioranza, una parte significativa della coalizione di centrosinistra che ha rivinto le elezioni a Vasto, rappresentanti in Giunta da altrettanti assessori, chiedono una verifica sul piano politico-amministrativo, sulla base di alcune scottanti questioni a livello ambientale concentrate in particolare sull'area industriale di Punta Penna e il sindaco Luciano Lapenna risponde con l'"allerta" generale lanciato all'Arta, alla Asl, al Consorzio Industriale, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ed al Noe dei Carabinieri. E questo affinché si faccia "chiarezza" in ordine ai "cupi scenari" evocati per l'area di Punta Penna dalle segreterie cittadine di Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra nel documento diramato ieri nel quale gli stessi tre partiti sollecitano una verifica di maggioranza nell'ambito della coalizione di centrosinistra. Lapenna, affiancato dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte, dall'assessore Nicola Tiberio e dal vice presidente dell'assise civica Luigi Marcello, dice questo nel corso di quella che doveva essere una conferenza stampa ma che alla fine invece si è trasformata, a conti fatti, in una mera enunciazione di queste sue richieste agli organi succitati senza consentire agli operatori della stampa locale presenti di porre domande ed approfondire alcuni aspetti della questione. "La gravità delle affermazioni contenute nel documento – ha esordito il primo cittadino – mi obbligano ad avviare una indagine accurata a tutela dei cittadini residenti e delle migliaia di persone che quotidianamente frequentano l’area di Punta Penna e le realtà contigue che sono ad alto pregio ambientale e di attività turistica per quanti, soprattutto nel periodo estivo, sono a Vasto. In queste ultime ore sono stato raggiunto da decine e decine di telefonate. Si tratta di affermazioni delicate ed allarmanti che sono rimbalzate su giornali e siti locali e regionali, con danni all'immagine di Vasto. La richiesta di indagine da parte mia si è poi resa ancor più necessaria perchè a lanciare l'allarme sono state forze politiche che amministrano la città". Lapenna ha citato espressamente "i gravi problemi per la qualità dell'aria" denunciati per Punta Penna e i progetti che sarebbero in itinere per l'area industriale del porto, a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci, di cui hanno parlato i tre partiti della sua maggioranza: "Centrale a biomasse di 17MW, impianto per lo smaltimento di acidi esausti da lavorazioni industriali, stoccaggio di lavorati del petrolio e cementificio a ridosso della falesia di Punta Penna". "Ho chiesto a questi enti - ha detto il sindaco - un intervento attento, ognuno per le proprie competenze. All'Arta per la qualità dell'aria, al Consorzio Industriale ed allo Sportello Unico per le Attività Produttive per conoscere se sono stati autorizzati i progetti per gli impianti di cui si parla e alla Soprintendenza per il cementificio nelle vicinanze della falesia di Punta Penna. E anche i Carabinieri del Noe devono aiutarci a fare chiarezza. Se corrispondono al vero questi progetti è chiaro che bisogna adoperarsi per i necessari provvedimenti e fare una battaglia per un'area così bella che ha visto in meno uno dei protagonisti per la sua tutela. Mi aspetto anche collaborazione e vicinanza da parte dei sindacati, dall'Assindustria e dall'AssoVasto". Sulla verifica politico-amministrativa avanzata da IdV, Sel e Rifondazione Lapenna ha sottolineato che dovranno essere i "partiti della maggioranza a riunirsi e a decidere in merito". Detto questo, detto tutto. Ci dovrebbe essere lo spazio per le domande, ma il sindaco si alza e se ne va...