Centrale a biomasse, Giustizia sociale contraria al ricorso al Tar

'Riteniamo più opportuno sostenere la posizione del sindaco'

Cristina Milo
13/11/2011
Attualità
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"Riteniamo più oppotuno sostenere la posizione del sindaco. Il nostro territorio ha bisogno di approvvigionarsi di energia, che il responsabile della Istonia Energy ha garantito la regolarità di tutte le procedure di realizzo ed utilizzo e la vigilanza continua, 24 ore su 24, da parte dell’ARTA (Agenzia Regionale per la Tutela Ambientale) sulle emissioni (tramite centraline elettroniche) e sull’attività complessiva dell’impianto, ci sentiamo di dissentire in modo chiaro sulla richiesta di sospensiva alla Regione e sull’avvio dell’iter per il ricorso dinanzi al Tar". E' così che il gruppo di Giustizia sociale riassume la propria posizione venuta fuori nell'ultima riunione di Giunta nella quale si è discusso del paventato ricorso contro la realizzazione di una centrale a biomasse. Il sindaco Lapenna, infatti, aveva affermato di voler aspettare la posizione di tutti i componenti dell'Esecutivo e dei relativi gruppi consiliari prima di esprimersi riguardo la realizzazione della biomasse. E quello di Giustizia sociale non si è fatto attendere. Il gruppo consiliare che si rifà a Luigi Marcello, in una nota ufficiale arrivata dopo la fine della riunione di Giunta, ha sostanzialmente ha 'salvato' il primo cittadino sollevandolo dalle decisioni. "La società titolare della licenza di impianto di una centrale a biomasse ha ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie dalla Regione Abruzzo, unico ente competente in materia, tant’è che all’Ente comunale non rimane che una posizione marginale sulla questione, un ruolo meramente di vigilanza amministrativa. Riteniamo di poter asserire che qualora gli Enti di controllo preposti, quali l’ARTA, a salvaguardare la salute di cittadini ed ambiente avessero avuto il minimo dubbio su eventuali rischi avrebbero posto il loro veto; ed invece hanno avallato la tesi che l’impianto in questione rispetta pienamente i requisiti tecnici, di sicurezza e normativi richiesti dalla Legge. Certo - continua la nota ufficiale del gruppo consiliare - molte sono le perplessità, che vogliamo sottolineare con decisione anche in funzione di eventuali vicende analoghe, circa la collocazione che seppur rientrante nell’area industriale è, comunque, a ridosso della pregiatissima riserva di Punta Aderci, ma anche in questo caso l’assegnazione del locus si deve ad una altro Ente competente in materia, ovvero il COASIV. Inoltre, nel corso del convegno succitato, è emerso chiaramente come non vi siano dati significativi sulla pericolosità di tali centrali né su possibili fattori di rischio, come sottolineato dagli stessi relatori del convegno, e la notevole diffusione di tali impianti sul territorio nazionale, centro-nord in primis, ed internazionale sono eventualmente una riprova della loro, diciamo, tollerabilità ed efficacia".

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