Sala Emodinamica e Centro Trasfusionale: su questi due aspetti continuano ad aspettare chiarezza e certezze medici, utenti e rappresentanti politici locali dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Francesco Zavattaro. La prevista attivazione di un importante servizio sanitario, del quale si parla da diversi anni nel territorio, con impulso alla sua attivazione da parte del Gruppo Alpini di Tufillo, ed i rischi sul ridimensionamento del settore Ematologia all’ospedale ‘San Pio da Pietrelcina’ sono ancora al centro dell’attenzione. Nei giorni scorsi il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, peraltro da poco riconfermato alla guida dell’azienda sanitaria unica provinciale, ha incontrato il sindaco della città Luciano Lapenna, altri amministratori comunali ed i vertici territoriali dell’Avis, ma poi non ha preso parte all’incontro con i soci della locale sezione dell’associazione donatori di sangue e con diversi pazienti assistiti al ‘San Pio’, incontro che è stato organizzato nella sala consiliare ‘Giuseppe Vennitti’ di palazzo di città. Il manager è stato incalzato sul ventilato taglio dell’Unità Operativa Complessa vastese ematologica per destinare ulteriori risorse all’area di Chieti. “Il direttore generale Zavattaro è rimasto nel vago nel corso del faccia a faccia – aveva commentato il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte -. Non ha voluto dare assicurazioni, riservandosi di rivedere la decisione assunta per quel che riguarda il declassamento della nostra Ematologia. Da parte nostra abbiamo ribadito come non siano più sopportabili ulteriori penalizzazioni per un territorio come il nostro che ha già pagato, e non poco, in termini di impoverimento dell’offerta sanitaria, pensiamo soltanto alla chiusura dell’ospedale di Gissi, per effetto delle decisioni del presidente della Regione Chiodi e del commissario alla Sanità Baraldi. Una cosa, però, Zavattaro l’ha detta: la Sala Emodinamica si farà all’ospedale di Vasto e confidiamo che non venga smentito”. Notizie successivamente comunicate ai circa 150 cittadini riunitisi nell’assemblea svolta in Comune. Ma cosa significa, in sostanza, declassamento dell’Ematologia a Vasto? “Significa – spiega Maria Amato, medico e consigliere comunale del Pd - che l'atto aziendale che riorganizza la nostra Asl prevede una trasformazione della Unità Operativa Complessa di Centro Trasfusionale in Uunità Operativa semplice: la complessità è proporzionale alle risorse che ti fanno arrivare e alle linee di attività che puoi avere. Per la nostra si eliminerebbe la somministrazione di antiblastici a pazienti con linfoma o leucemie, il ridimensionamento del laboratorio, la scomparsa del servizio di Allergologia e la chiusura del Day Hospital. Resterebbe solo la funziona di emoteca con conservazione del sangue raccolto dai donatori. Tutto questo allo stato attuale nella ‘bozza’ di atto aziendale dovrebbe avvenire alla scadenza del contratto del primario, scadenza che corrisponde alla verifica interna e non al pensionamento”.