Sono due, sono giovani, hanno una famiglia che li aspetta fuori dalle sbarre della casa circondariale di Vasto e, adesso, hanno l'opportunità di 'cambiare vita', anche se all'interno di quello stesso carcere nel quale devono finire di scontare la pena prevista per i reati che hanno compiuto. Sono i due 'detenuti-baristi' ai quali è stata affidata la gestione del primo bar all'interno del carcere vastese di Torre Sinello. L'inaugurazione della struttura, che nasce su locali pre-esistenti, si è tenuta questa mattina. A tagliare il nastro è stato il vicesindaco di Vasto, Antonio Spadaccini, alla presenza del direttore della casa circondariale, Carlo Brunetti, del comandante della Polizia Penitenziaria, Ettore Tomassi, della direttrice della cooperativa sociale 'Saima', Patrizia Orlandi e di Fiammetta Troisi, dirigente dell'Ufficio Detenuti e Trattamento del Provveditorato di Pescara. "Si tratta di un servizio importante che ha un duplice obiettivo - ha affermato il direttore Brunetti - da un lato ripristiniamo un servizio a favore di chi 'vive' all'interno del carcere e dall'altro lato diamo anche la possibilità di un lavoro per due dei detenuti che si trovano ristretti in questa casa circondariale". Una possibilità che si va ad aggiungere agli altri 'servizi' che i detenuti di Vasto offrono alla comunità. "Anche quest'anno - ha continuato Brunetti - proseguirà il rapporto con il Comune per la pulizia del litorale. Ci saranno anche delle altre iniziative e stiamo puntando a incrementare la vendita delle piante che sono coltivate all'interno delle serre presenti nel carcere. Le stesse che ornano anche questo bar". FOTOSERVIZIO di MIRANDA SCONOSCIUTO