ROMANO PRODI A VASTO, INTERVISTA-FIUME A PALAZZO D'AVALOS

Michele Tana
22/09/2006
Attualità
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''Il mio governo governerà, e lei scriverà, scriverà...''. Una battuta, ma anche il senso di una convinzione. Ha risposto così il presidente del Consiglio Romano Prodi, ospite oggi a Vasto alla seconda giornata della Festa nazionale dell'Italia dei Valori a Palazzo D'Avalos. Interrogante, sulla tenuta dell'esecutivo e sul sostegno, convinto e concreto della coalizione alla sua azione, il giornalista Massimo Giannini, vice direttore di Repubblica, attore della lunga intervista organizzata nell'ambito della presenza del premier alla quattro giorni di appuntamenti del partito di Di Pietro. Prodi, sul palco assieme al padrone di casa ministro delle Infrastrutture, in un cortile di Palazzo D'Avalos stracolmo di giornalisti, militanti e simpatizzanti di Idv, altri big della politica nazionale e tanti cittadini, ha risposto con la solita calma e pacatezza alle tanti questioni affrontate: dal recente viaggio in Cina, alla missione italiana in Libano, dal recente scandalo intercettazioni alla delicata problematica Telecom, per finire all'indulto e ai contenuti della prossima legge Finanziaria. Un intervento a tutto tondo, più volte sottolineato con gli applausi ma anche coi fischi e non poca disapprovazione quando il tema trattato è stato quello dell'indulto, particolarmente ''irritante'' per il popolo in festa dell'Italia dei Valori. ''Una leadership la si vede anche e soprattutto con provvedimenti impopolari. L'indulto è stato un provvedimento doloroso, ma necessario'', ha detto guardando negli occhi Di Pietro, uno dei più convinti oppositori della legge varata in estate. Sulle intercettazioni preoccupazione, ma anche prudenza. ''Dobbiamo ancora renderci conto di quale sia la portata, bisogna verificare i contorni e vedere se siano coinvolti poteri dello Stato in questa vicenda''. Sulla Finanziaria: ''Confermo le cifre: la manovra sarà di 30 miliardi ed avrà l'obiettivo di aggiustare i conti pubblici, ma senza chiedere ulteriori sacrifici alle categorie più deboli. In questo paese c'è il più forte squilibrio nella distribuzione del reddito. Dovremo agire per correggerlo''. Come all'arrivo, ressa simile anche al termine dell'intervista-fiume. Le telecamere e i microfoni cercano Prodi, lui, stretto nel muro impenetrabile della folta scorta e del servizio d'ordine di Polizia e Carabinieri locali lascia Palazzo D'Avalos non prima di uno sguardo ammirato agli splendidi giardini della storica residenza marchesale. Prima di Prodi altri componenti del suo Governo sono stati protagonisti, il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio ed il ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro. In mattinata assenza del ministro del Lavoro, Cesare Damiano. E dopo l'intervento del premier altre presenze di rilievo, quelle del ministro dei Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, del senatore Willer Bordon (Margherita) e del parlamentare Bruno Tabacci (Udc). Ad aprire la seconda giornata della Festa nazionale di IdV erano stati i giovani del partito, alla presenza del segretario Lorenzo Di Pietro, per un interessante incontro sul ruolo dei giovani in politica. Domani terzo giorno di appuntamenti: nel programma ufficiale, nel pomeriggio, alle 16.30 confronto tra i ministri Di Pietro e Clemente Mastella sul tema ''Due modi diversi di stare ne L'UNione'', a seguire, alle 18.30, incontro-dibattito su ''Una sfida da vincere: la pace'' con la presenza di Leoluca Orlando (IdV), Gianfranco Fini (Alleanza Nazionale), Rocco Buttiglione (Udc), Roberto Formigoni (presidente Regione Lombardia) e Raffaele Bonanni (segretario generale Cisl), con in serata lo spettacolo del cabarettista Beppe Braida. Domenica mattina la conclusione dell'appuntamento.

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