Il rischio che il nuovo ospedale di Vasto resti solo un progetto su carta e l'atto aziendale di riprogrammazione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, in discussione in questi giorni, che potrebbe provocare un'ulteriore penalizzazione del presidio di Vasto. Su questi aspetti interviene il circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà. "E' di questi giorni - sottolinea il coordinatore Sante Cianci - la notizia del taglio di 1 miliardo di euro da parte del Governo dei fondi per le strutture sanitarie. Tremonti e Berlusconi scaricano sui cittadini le loro responsabilità con scelte che non rilanciano la sviluppo ma umiliano il diritto alla salute. In questo quadro il rischio che a Vasto non venga realizzato il nuovo ospedale si fa sempre più concreto, anche perché qui in Abruzzo il governatore Chiodi sembra aver dimenticato il nostro territorio. A tutto questo si aggiunge il contenuto dell’atto aziendale di riprogrammazione della Asl Lanciano-Vasto-Chieti in discussione in questi giorni". Critiche da Sel per il rischio di cancellazione o ridimensionamento di alcuni reparti, oltre alla perdita della direzione sanitaria (Neurologia, Malattie Infettive, Centro Trasfusionale-Ematologia, Anatomia Patologica e Medicina Riabilitativa). Situazioni che, in aggiunta a quanto avvenuto per la chiusura dell’ospedale di Gissi determinerebbero un nuovo impoverimento dell'offerta di assistenza nel Vastese portando il rapporto posti letto/abitanti ad un livello tra i più bassi d’Italia. "Il risanamento dei conti della sanità non può essere perseguito attraverso tagli lineari che portano ad una drammatica diminuzione dei livelli di assistenza ed il diritto alla salute deve essere garantito in tutte le Regioni", conclude Cianci.