"Non siamo contrari al Parco, ma siamo contrari a questa perimetrazione". E' così che il consigliere comunale del Popolo delle Libertà, Etelwardo Sigismondi, ha commentato la questione riguardante la realizzazione del Parco della Costa teatina. "Il Parco - ha continuato Sigismondi - nasce male con una sveltina del Senatore Giovanni Legnini (Pd). Noi avevamo posto una pregiudiziale sul Parco: la partecipazione della cittadinanza con gli istituti che il regolamento del Consiglio comunale prevede, ovvero Consigli comunali aperti, etc., invece il centrosinistra ha voluto e dovuto obbedire ai partiti di riferimento ed al Sen. Legnini. Lapenna come un burattino. Ha ragione Ivo Menna che dice che chi credeva nel Parco, in Consiglio comunale ha seguito come delle pecore le posizione imposte. Abbiamo votato no alla perimetrazione in maniera convinta. Non siamo contrari al Parco ma siamo contrari a questa perimetrazione. Noi avevamo chiesto di perimetrare le aree protette e quelle di risulta delle Ferrovie. Siamo preoccupati perché verremo espropriati della possibilità di decidere il futuro del nostro territorio. E poi questa perimetrazione presta il fianco a speculazioni edilizie. Tutti coloro i quali hanno terreni edificabili che rientreranno nel Parco della Costa Teatina, presenteranno subito domande per costruire e progetti, prima che venga bloccato tutto". A fargli eco anche i consiglieri comunali Marcovecchio e Giangiacomo: "C'è un impressionante pressapochismo di questa amministrazione. Il centrosinistra ha illustrato il parco con frasi tipo 'svolta epocale' e 'momento storico' e poi si è presentato in consiglio comunale con una perimetrazione ante-guerra".