"Se lo ha detto Mourinho dopo una sconfitta ed un pareggio del suo Real, non vedo perché non posso farlo io che alleno il Vasto Marina": Massimo Vecchiotti torna sull’argomento delle dichiarazioni post partita di Roseto in cui aveva sottolineato che l’obiettivo della società è la salvezza. Se la cava in contropiede, lui, mediano d’altri tempi che macinava chilometri, ma in velocità non è mai stato un fulmine e le ripartenze non erano ancora entrate nei temi tattici di allora. Usciva bene palla al piede da calciatore e dimostra oggi di saperlo fare da allenatore. "Quando ho firmato il contratto la società mi ha chiesto la salvezza. E’ stato detto pubblicamente, lo avete scritto anche voi. Sto mica ad inventare niente. Poi sono arrivati alcuni giocatori importanti che senz’altro faranno lievitare il valore dell’organico, ma io ho firmato per la salvezza e solo quando l’avremo ottenuta parlerò di altri obiettivi. Fino a prova contraria sono già 4 le partite che facciamo senza il trio d’attacco ingaggiato in estate. Finora siamo stati bravissimi a vincere 2 partite e ad uscire indenni da 2 gare contro due grosse squadre, l’Amiternina ed il Pineto che io ritengo all’altezza delle altre che mirano ai play off". Ecco che il pari di domenica scorsa all’Aragona imposto dai ragazzi di Lino Ciarrocchi assume un altro sapore appena 3 giorni dopo. 2-0 all’inglese al Fonte dell’Olmo di Roseto degli Abruzzi e le prime nubi all’orizzonte vengono spazzate dalla nuova ondata di alta pressione. Il Vasto Marina c’è. Senza Soria, Esposito, Della Penna e Manzi, Vecchiotti alza Ambrosecchia a fare il pendolo tra la linea dei centrocampisti formata da Luongo, Ferreyra e Cristian Ercolano (93) e l’attacco, dove funge da terminale Michele Cesario (94) ‘coccolato’ da Daniele Avantaggiato. Basso a destra, Mauro Gaspari (92); a sinistra schierato Lupo. Un undici inventato alla bisogna che ha dato grosse risposte. Cesario ha chiuso la partita con un tap in da centravanti di razza, dopo che nel primo tempo si era reso protagonista di una girata in elevazione degna del miglior Paolino Pulici. Come ha fatto il portiere Merletti a ricacciare quella palla dall’incrocio dei pali, ne siamo certi, non lo sa nemmeno lui. Insomma, non può caricarsi da solo il peso dell’attacco, ci mancherebbe, ma responsabilizzato al punto giusto questo ragazzo risponde sempre all’appello in maniera sorprendente. Passepartout a Fonte dell’Olmo, un Ambrosecchia devastante. L’esterno lucano contro il Pineto non aveva brillato in continuità. Mercoledì, alzato e avvicinato alla porta, ha fatto valere il suo strapotere fisico, la reattività, la determinazione che getta su ogni pallone in ogni contrasto. Ha fatto valere anche un’arma che hanno in pochissimi: è un generatore di confusione. In progressione guadagna una velocità talmente elevata che spesso non riesce a fermarsi prima della palla che, inevitabilmente, assume il ‘ruolo’ della pallina da flipper. Dalla confusione generata Ambrosecchia esce padrone quattro volte su cinque, e magari si ritrova davanti alla porta senza accorgersene. A Roseto è successo in 3 occasioni, bravissimo Merletti a rimanere in piedi e farsi tirare addosso, sminuendone giocata e conclusione. Se ci fosse stato un portiere normale avrebbe realizzato una tripletta. In versione ‘solo per le occasioni’, Cristian Ercolano ha di nuovo ben impressionato come aveva saputo fare a Scoppito e con il Guardiagrele in coppa. In campionato, per lui, solo trasferte incoraggianti. ‘Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette’, cantava De Gregari, pezzo sempre di moda quando si parla di calcio anche a distanza di circa trentanni dalla sua stesura. Se l’anno prossimo giocherà con la maglia numero 7 non lo sappiamo, ma la ‘pasta del capitano’ c’è. Nella gran giornata degli under partita di normale amministrazione per Mauro Gaspari, la Rosetana si è vista talmente poco dalle parti della difesa che il suo contributo non ha necessitato di straordinari. Per il resto, bene tutta la squadra. Il centrocampo da mille e una notte con Avantaggiato, Ferreyra e Luongo guadagna credito di giorno in giorno e ci si augura che ne conservino per quando poi la distinta si ‘accorcerà’ con i rientri del tridente. Per domenica prossima a Guardiagrele non ce la farà nessuno dei 4, almeno queste sono le previsioni ad oggi. Vecchiotti fa spallucce: “E’ la mentalità che fa la differenza. Se mi lamento degli assenti perdo anche i presenti. Che senso ha spendere energie sull’imponderabile? Andremo a Guardiagrele per vincere sapendo di incontrare una squadra che già perso due volte in casa su due”. Problemi loro.