La perimetrazione del Parco della Costa Teatina si può raggiungere con "il più largo consenso possibile". E' quanto pensano ed auspicano i Socialisti di Vasto, all'indomani del Consiglio comunale nel corso del quale si è iniziato a discutere di quello che dovrà essere l'ambito territoriale vastese del nuovo strumento di tutela e valorizzazione della costa. Per i Socialisti "il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, associazioni ambientaliste, agricole, rappresentanti dei soggetti economici e produttivi del territorio, ha evidenziato che non ci sono contrarietà al Parco. Il Parco - si legge in una nota della segreteria cittadina del partito coordinata da Luigi Rampa - rappresenta un'opportunità di sviluppo che va consegnata alla città. Non serve dividersi, anche all’interno della maggioranza, per qualche ettaro in più o in meno da inserire nel Parco. Crediamo che una perimetrazione che veda dentro, le aree già riserva, le aree SIC, le aree a rischio idrogeologico, tutta la costa, con un confine che non va oltre la SS 16, tutte le aree di risulta delle ferrovie, possa trovare il consenso di molte forze politiche e dei cittadini. Si può anche ragionare se inserire tutti o parte dei terreni di proprietà comunale a nord della città (Zona Incoronata). Il centro storico va tenuto fuori dal perimetro del Parco, lo sviluppo e la tutela di questa parte della città è già garantita dal Piano di Recupero del Centro Storico adottato dal Consiglio comunale del 4 aprile". Sulla sede suggerito il palazzo della vecchia stazione ferroviaria quale "luogo ideale per tale compito, sede che potrebbe anche fungere da volano per il rilancio e lo sviluppo di Vasto Marina". La questione della perimetrazione del Parco riapproderà all'attenzione del Consiglio comunale martedì 27, nel corso di una seduta straordinaria dell'assise civica convocata dal presidente Forte con un unico punto all'ordine del giorno.