Indire un referendum popolare affinché siano i cittadini residenti nei Comuni che dovrebbero entrare a far parte del Parco della Costa teatina a decidere quale sarà il futuro del progetto. C'è anche il presidente della Confindustria di Chieti, Paolo Primavera, a fare eco alla proposta del senatore Di Stefano. "Credo - ha affermato Primavera - che questa sia la strada migliore da seguire in questo momento, così verrebbe fuori un esito direttamente dalla popolazione coinvolta. Al momento sulla delimitazione del Parco ci sono delle anomalie, tra queste la foce del Sangro nella quale c'è già l'area di stoccaggio della Sevel per i furgoni. E' una cosa senza senso. Bisogna tener conto delle zone già antropizzate. Ribadisco che per me la perimetrazione deve essere limitata alle aree che già oggi sono considerate protette e con un collegamento tra queste si crea il Parco. E' inutile - conclude Primavera - che ci sia gente da fuori che decide. Mi preoccupa infatti molto la figura dell'eventuale commissario, che potrebbe prevedere una delimitazione contraria allo sviluppo della Costa dei trabocchi".