Sempre densa di interventi e polemiche la questione del Parco Nazionale della Costa Teatina. In una nota il consigliere comunale vastese Simone Lembo (Pd), in qualità di direttore del Dipartimento Turismo di Confesercenti di Chieti, sottolinea come il protocollo d'intesa sullo studio di fattibilità della Costa dei Trabocchi non costituisca un'alternativa all'effettiva realizzazione del Parco Nazionale della Costa Teatina, come invece sottolineato, recentemente, dall'assessore provinciale Remo Di Martino. "Come l'assessore regionale Mauro Febbo - sottolineano Lembo e il presidente del Dipartimento Panfilo Tascione -, ora anche l’assessore al Turismo della Provincia di Chieti Remo Di Martino sta generando ulteriore confusione nelle discussioni sul Parco della Costa Teatina: lo studio di fattibilità della Costa dei Trabocchi è un protocollo d’intesa fortemente voluto dalle associazioni di categoria e dalla Camera di Commercio di Chieti che ha individuato nella realizzazione di uno specifico Studio di fattibilità un metodo condiviso. Partendo dalle analisi sullo scenario di riferimento, sulla domanda turistica, attuale e potenziale, sull’offerta, sui bisogni e sulle istanze globali e locali - ricordano Tascione e Lembo - quello studio era incaricato di proporre indicazioni concrete sull’effettivo sviluppo e organizzazione turistica della destinazione 'Costa dei Trabocchi', con degli specifici prodotti turistici da proporre. Inoltre lo studio di fattibilità, nei suoi documenti di presentazione, parte proprio dal patrimonio naturale/culturale che potrebbe diventare il volano economico e turistico dell'intero territorio, partendo proprio dell’istituzione del Parco della Costa Teatina”. Negli incontri del tavolo che ha elaborato lo studio, “al quale ha quasi sempre partecipato il presidente della Provincia Di Giuseppantonio - ricordano i responsabili del Dipartimento Turismo di Confesercenti Chieti - lo stesso presidente non ha mai parlato dello studio come progetto alternativo al Parco. Se la Provincia di Chieti adesso vuole usare questo strumento contro il Parco, la Confesercenti è pronta a lasciare il protocollo d’intesa e continuare ad attivarsi per lo sviluppo turistico della nostra Provincia e del nostro territorio. Chi è contro il Parco è contro lo sviluppo del turismo”.