Si mobilita anche la politica provinciale per evitare la soppressione dei tribunali di Vasto e Lanciano. A intervenire nell'argomento è il capogruppo del Pdl in consiglio provinciale Paolo Sisti. "Negli ultimi giorni, quotidiani locali e nazionali, hanno riportato la notizia che il Governo nazionale, sull’onda dei tagli alla spesa pubblica (abolite 36 Province e i Comuni sotto i mille abitanti), intende disporre la chiusura degli uffici giudiziari che non hanno sede nei capoluoghi di Provincia e che non hanno in organico almeno venti giudici – dichiara Sisti - le paventate chiusure sono giustificate con l’esigenza di tagliare la spesa pubblica, fare fronte alla cronica carenza di personale negli uffici giudiziari ed all’assenza di fondi e risorse. Tale decisione - continua il consigliere provinciale - determinerebbe la chiusura nella Provincia di Chieti dei Tribunali di Lanciano e Vasto, importanti presidi di legalità e di sicurezza sul territorio provinciale; il Tribunale di Lanciano infatti serve una popolazione di 110 mila residenti e ben 41 comuni e nel suo circondario insiste la zona industriale e produttiva più importante d’Abruzzo, la Val di Sangro; il Tribunale di Vasto serve una popolazione di 100 mila residenti e 29 Comuni e costituisce un importante presidio di legalità in una zona di confine con Regioni aventi un alto tasso di criminalità. La chiusura dei Tribunali di Lanciano e Vasto – continua il consigliere Sisti – motivata dal solito alibi, peraltro pressochè infondato, della riduzione della spesa pubblica, determinerebbe in concreto la privazione dei territori del basso Abruzzo di Uffici e Servizi Giudiziari posti a garanzia della legalità e dei diritti dei cittadini e la riduzione dei presidi di sicurezza connessi alle sopprimende Procure (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza), per non parlare dell’aggravio dei costi di accesso alla Giustizia per i cittadini residenti nel comprensorio lancianese e vastese. Sotto altro aspetto - continua Sisti - non corrisponde al vero, nella gran parte dei casi, che i tribunali “maggiori” assicurino un miglior funzionamento della giustizia, come qualsiasi avvocato della nostra regione ben sa; piuttosto l’accorpamento dei tribunali sub provinciali determinerebbe l’ingolfamento degli uffici giudiziari, atteso che la razionalizzazione dei servizi richiede sforzi organizzativi che, anche per l’attuale carenza di risorse, rischiano di rimanere sulla carta. E’ necessario quindi attivarsi, in uno sforzo comune, - conclude Sisti- presso tutte le sedi competenti (Governo, Parlamento, CSM) per scongiurare la chiusura dei Tribunali di Lanciano e Vasto.”