Pantaloncini in Consiglio, D'Alessando d'accordo con la decisione di Forte

'Non vorrei che la questione divenisse e sostituisse quella dell'ordinanza 24.30'

Michela Bevilacqua
12/08/2011
Attualità
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"Non vorrei che la questione “pantaloncini” in Consiglio Comunale divenisse e sostituisse l’ordinanza delle “24.30” come tormentone dell’estate vastese ma, avendo parlato più volte di sacralità delle Istituzioni, ritengo utile spendere qualche parola in proposito". E' così che Davide D'Alessandro commenta la decisione del presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, di impedire l'ingresso nella sala consiliare a chi non aveva un abbigliamento adeguato e le polemiche che ne sono susseguite. "Ho trovato assolutamente ineccepibile la decisione di Giuseppe Forte, Presidente del Consiglio, di far allontanare, dal settore riservato al pubblico, alcune persone che indossavano pantaloni corti o fino al ginocchio che dir si voglia. L’Aula “Vennitti” - continua D'Alessandro - non è uno stabilimento balneare. Se poi una delle persone allontanate, dichiara testualmente: “Vuol dire che la prossima volta riempirò dei recipienti di liquami e li scaricherò sui banchi dove siede la giunta municipale come segno di protesta contro questa amministrazione”, non c’è alcuna possibilità né di giustificazione né di ascolto. Se poi una delle persone allontanate, dichiara testualmente: “Mi dovete credere che se non sollevavo io il problema dello scarico antistante la Bussola, nessuno sarebbe intervenuto”, c’è qualche possibilità che si tratti di un eccesso di considerazione di sè. Sono stato il primo, in ordine di tempo, quest’anno, a riaprire il caso “Fosso Marino” e sui liquami siamo intervenuti con decisione e asprezza in Consiglio Comunale. Insieme alla maggioranza abbiamo impegnato il Sindaco a reperire fondi per la soluzione del problema. Detto questo, i liquami vanno scaricati altrove, non certo in Consiglio Comunale, dove, se si vuole venire ad ascoltare, occorre un abbigliamento adeguato al luogo, rispettoso del luogo. Non c’è stata alcuna ritorsione. E, sia chiaro - conclude il capogruppo di Alleanza per Vasto - non ci sono vittime. L’unica vera vittima che riesce a commuovermi, è stata messa in croce duemila anni fa. Dopo di Lui, poca roba". LA REPLICA DI MORETTI - "Ho letto il comunicato di appoggio al Presidente del Consiglio comunale di Vasto, in merito alla mia presenza in aula in Bermuda, scritto da Davide D'Alessandro e devo dire che ha ragione. Vuol dire che la prossima volta invece di chiamare i Carabinieri sia per Fosso Marino che per lo scarico di fronte il Lido La Bussola, invece di presentare denunce e pretendere il divieto di balneazione, invece di stare, insieme con cittadini vastesi e turisti, in spiaggia fino alle 21 per aspettare la fine dei rilievi dei Carabinieri e dei tecnici comunali, invece di recarmi in Procura dove ho avuto un proficuo colloquio con la dottoressa Medori, indosserò giacca e cravatta e starò seduto ai tavolini di qualche bar insieme con Davide D'Alessandro a consumare un aperitivo! Io sto con i cittadini e continuerò a battermi per loro e non per il potente di turno".

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