Chitarra d'autore e grande talento: Nicola Oliva al fianco di Ornella Vanoni

Il giovane vastese con una delle 'signore della musica italiana'

Salvo Argentero
13/08/2011
Varie
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Le chitarre per lui sono come «bambole», le accarezza, le ama, vive per loro. Ne ha una ventina, tra elettriche e acustiche, e le suona nelle varie occasioni: concerti, turni in studio con gli artisti più famosi, in Italia e in America, nei templi europei della chitarra (Issoudan, Bourges e Losanna). Parliamo di Nicola Oliva (26 anni), l’artista abruzzese di Vasto che è nato - si può dire - con lo strumento in mano. Suona dall’età di 3 anni, prima sulla scia del padre, valente chitarrista e amante dei Beatles e dei gruppi musicali degli anni Sessanta e Settanta, e poi ha studiato a Milano diplomandosi al CPM di Franco Mussida della PFM. Alla sua giovane età ha già all’attivo collaborazioni importanti con Ron, Gianni Morandi, Linda, Fabio Concato, Paola e Chiara, Elisa, Laura Pausini, Mario Lavezzi e tanti altri, finché non è stato scoperto da Ornella Vanoni che, una volta conosciutolo, non l’ha più lasciato. Nicola è diventato insomma il chitarrista personale di Ornella, tanto che abbiamo avuto modo di apprezzarlo con lei anche nella trasmissione televisiva «Novecento» di Pippo Baudo. Dal 2009 è in tour con la Vanoni, con la quale è presente nel cd «Ornella Vanoni live al Blue note», insieme agli altri musicisti storici della band composta da Edu Hebling, Roberto Testa, Fabio Valdemarin e Salvo Correri. Nicola è un vero professionista e si sposta durante tutto l’anno da un teatro a un altro, da una località ad un’altra. Tra gli ultimi impegni si segnala la performance con la Vanoni e Paolo Fresu durante il tour per i 50 anni del noto trombettista, oltre alla partecipazione al Festival Gaber di Viareggio. Oliva un chitarrista completo e passa dal finger style (indimenticabili i suoi duetti con Pietro Nobile e Sylvain Luc visibili anche su You Tube) al rock-pop (si ricorda il duo e il quintetto con Claudia D'Ulisse, splendida cantante lancianese), al jazz (si ricorda il cd del Pico duet Tornando, registrato con Gianluca Di Ienno e il cd omaggio a Louis Armstrong). In un’intervista su Repubblica del 20 novembre 2005 Franco Mussida, uno dei chitarristi storici dell’Italia contemporanea, lo annoverava già tra i migliori musicisti italiani del momento dicendo di lui: «Uno incredibile vista l’età (Nicola allora aveva solo 20 anni) si chiama Nicola Oliva, talento grande davvero per come ci mette l’anima». E Nicola quel talento ha continuato a metterlo in mostra assistendolo naturalmente con uno studio assiduo e un perfezionamento in progress, in una ricerca costante di suoni e di emozioni nuove. L’abbiamo incontrato a Bisceglie durante una pausa e gli abbiamo chiesto del suo rapporto con Vasto. «Vasto è il posto dove sono cresciuto e dove mi rifugio appena possibile, anche perché qui vivono i miei genitori e dove sono i miei amici più cari. Vorrei fermarmi più a lungo ma non sempre è possibile perché il mio lavoro mi porta purtroppo a essere giramondo». E non pensi a qualche altro concerto in città? «Se capitasse l’occasione ne sarei felice, anche se, come si sa, nessuno è profeta in patria...».

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