POTENZIALITA' VALLE DEL TRIGNO, ESSENZIALE IL CAPITOLO VIABILITA'

Francesco Bottone
06/09/2006
Attualità
Condividi su:

''La Valle del Trigno: problematiche, potenzialità e sviluppo'' è stato il tema dell'interessante conferenza organizzata dalla rivista di informazione territoriale ''PuntoNet'' e ospitata domenica all'interno della prima e riuscitissima edizione della manifestazione ''Valle del Trigno Expo'' a Celenza sul Trigno. Numerosi i politici invitati a relazionare e dibattere sulle problematiche, le potenzialità e le possibilità di sviluppo della vallata del Trigno, una vasta realtà geografica e sociale che abbraccia una porzione di territorio a cavallo tra l'Abruzzo e il Molise. Presenti il sindaco di Celenza sul Trigno, Rodrigo Cieri, il sindaco di Torrebruna, Guido Colella, e il vice presidente della comunità montana Medio Biferno, Di Nardo. In rappresentanza dell'amministrazione provinciale erano presenti l'assessore all'ecologia Nicola Petta e il consigliere Emilio Di Lizia, ed in serata è intervenuto lo stesso presidente Tommaso Coletti. Numerose le tematiche affrontate nel corso del dibattito moderato da Antonio Cilli di ''PuntoNet''. In particolare si è puntata l'attenzione sulla viabilità come mezzo di sviluppo e di ricchezza per il territorio, e della necessità improrogabile di sistemare alcune arterie stradali, prima fra tutte la Trignina, ma anche la fondovalle del Treste, e le strade di collegamento interne. Particolarmente interessante il tema del possibile sviluppo in futuro della vallata del Trigno. Gli amministratori intervenuti hanno sostanzialmente convenuto che non è più possibile pensare ad uno sviluppo imperniato sulla zona industriale di Vasto e San Salvo. Se è vero che in passato questa importante realtà industriale ha significato, per tutto il territorio del Vastese, un'occasione di impiego e di lavoro per centinaia di persone, è anche vero che ha in un certo senso aumentato lo spopolamento del centri montani favorendo una migrazione interna verso la costa. Il futuro per la vallata del Trigno può e deve essere il turismo, un turismo enogatronomico, culturale e ambientale, naturalistico. Le potenzialità ci sono, ma per far questo è indispensabile che l'iniziativa imprenditoriale dei privati sia assistita e tutelata dalle istituzioni, alle quali spetta il compito di creare le condizioni per questa opportunità di sviluppo. E' emersa dal dibattito anche la necessità di una maggiore collaborazione tra i comuni e le province abruzzesi e molisane che si affacciano sulla valle del Trigno, instaurando un rapporto di sinergia che possa aumentare l'offerta turistica rendendola variegata e il più attraente possibile, grazie ad esempio a pacchetti e percorsi turistici che abbraccino tutto il territorio.

Leggi altre notizie su Histonium.net
Condividi su: