Negli ultimi giorni a Vasto, anche e soprattutto per via delle due tragedie che hanno funestato questa prima parte di stagione estiva (investimenti mortali con vittime due anziani arrivati sulla riviera per trascorrervi un periodo di vacanze), è tornata al centro dell’attenzione la questione relativa alla sicurezza sulle strade. E nel dibattito ha trovato posto soprattutto la richiesta di interventi per cercare in qualche maniera di limitare i pericoli alla Marina (semafori a chiamata sulla trafficata Statale 16, rallentatori o attraversamenti pedonali rialzati su viale Dalmazia e sul lungomare, maggiori controlli delle forze dell’ordine anche con l’ausilio di autovelox). Davanti a tutto questo, però, c’è anche chi ‘vola più basso’ e pensa, ad esempio, a quelle sistemazioni, pure essenziali, che da tempo mancano. Una su tutte: il rifacimento della segnaletica, orizzontale principalmente. Spesso, infatti, le strisce pedonali sono quasi da ‘immaginare’ per quanto ‘consumate’ e ‘scolorite’ e questo non solo nell’area della riviera, ma anche nella città alta (i casi non mancano, da corso Garibaldi a via Ciccarone nelle vicinanze della strada che conduce all‘ospedale ‘San Pio da Pietrelcina‘ e altri ancora). Insomma, va bene ’pensare’ ad interventi di maggiore portata, ma sarebbe importante anche iniziare da quelli forse più semplici e che in una città così trafficata quale Vasto andrebbero programmati per tempo e soprattutto concretamente messi in campo.