DIOCESI DI CHIETI-VASTO IN FESTA PER L'ABBRACCIO AL PAPA

Michele Tana
01/09/2006
Attualità
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Una giornata che resterà a lungo negli annali della diocesi di Chieti-Vasto. Lo ribadivano tutti, fedeli, pellegrini, religiosi e religiose che hanno affollato Manoppello per la visita di papa Benedetto XVI al santuario del Volto Santo. Il pontefice è arrivato in perfetto orario a Manoppello. E' atterrato con l'elicottero, proveniente da Castel Gaondolfo, alle ore 9.45 in un'area prossima al santuriao. Ad accoglierlo c'erano circa 7 mila fedeli (5 mila provenienti da tutti i centri della diocesi e 2 mila da Manoppello). Ad attenderlo c'erano monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e le principali autorità, tra cui il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, e i presidenti delle Province di Pescara e Chieti, Pino De Dominicis e Tommaso Coletti, i sindaci di Pescara, Chieti e Vasto, Luciano D'Alfonso, Francesco Ricci e Luciano Lapenna. Il Santo Padre ha raggiunto a piedi, senza alcun automezzo di scorta, tra due ali di folla, il vicino santuario. Dopo aver salutato i vescovi dell'Abruzzo e del Molise all'interno del Santuario, Benedetto XVI ha salito in silenzio i gradini che al lato destro dell'altare conducono alla nicchia dove è custodito il ''Velo della Veronica''. Il superiore locale dei Frati Cappuccini, padre Carmine Cucinelli, ha aperto il vetro per consentire al Pontefice di vedere meglio il telo che ha impressa l'immagine del volto di Cristo. Dopo aver pregato in silenzio dall'altare del santuario, di fronte al Volto Santo, Benedetto XVI è poi rimasto ''rapito'' dal volto raffigurato dall'icona quando ha potuto vederlo da vicino. E' rimasto lungamente a guardarlo, con gli occhi fissi a quel sudario. Quasi cinque minuti. Il pontefice è poi tornato sull'altare dove, dopo una breve preghiera, ha lasciato la parola all'arcivescovo Bruno Forte col quale è legato da una comune formazione teologica. ''Grazie a nome di un popolo che come ha visto tanto la ama. Grazie perché con la sua visita ci indica che il Volto di Cristo è la stella polare a cui guardare, la luce da cui lasciarci illuminare, la stella cometa a cui guardare''. Monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti, teologo illustre e da tanti anni amico personale di Josef Ratzinger, ha salutato con queste parole Benedetto XVI all'interno del Santuario di Manoppello, una piccola chiesa che sorge in uno scenario incantevole, come ha ricordato il presule citando l'odierna ''Giornata per la salvaguardia del Creato'' promossa dalla Chiesa italiana, quello della terra della Maiella, ''segno della bellezza di Dio''. Forte ha anche presentato al Papa alcuni doni, tra i quali una riproduzione della reliquia, una riproduzione del Volto Santo. A donargliela è stata suor Blandina Paschalis Schlomer che ha realizzato la copia dell'icona con le sue mani utilizzando un'antica tecnica. Ha dipinto una tavola su entrambi i lati (il Volto Santo è visibile allo stesso identico modo da entrambi i lati) impiegando delle polveri di colori artigianali fatti arrivare direttamente dalla Germania. La religiosa tedesca, che da tempo risiede vicino al santuario, nella sua tecnica utilizza dei fili d'oro come nelle famose icone bizantine. La suora, che si è trasferita a Manoppello per poter meglio studiare la reliquia, è la religiosa che ha dimostrato la perfetta sovrapponibilità del Volto Santo con la Sacra Sindone custodita a Torino. Dopo il saluto ai religiosi ed un ultimo pensiero rivolto ai pellegrini in visibilio, in particolare ai giovani, il papa è risalito alle 11.30 sull'elicottero che lo ha riportato a Castel Gandolfo.

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