"Le nostre attività sono munite di tutte le regolari autorizzazioni. Semmai, problemi alla circolazione li creano le auto parcheggiate in questa che, come indicano i cartelli, è una zona pedonale. Ma il parcheggio selvaggio non è una nostra responsabilità". E' la replica di Giovanni Corvino e Alfredo Di Vairo, i titolari dei due locali finiti al centro delle polemiche sull'accesso delle ambulanze in piazza Caprioli, nel cuore del centro storico di Vasto. Erano stati i figli di un'anziana donna che necessitava dell'intervento di un'ambulanza a protestare per la mancanza degli spazi utili alla manovra del mezzo. I due esercenti parlano di "iniziative diffamatorie nei confronti delle nostre attività" e annunciano azioni legali esibendo documenti e piantine che attesterebbero il rilascio da parte degli organi competenti, compresi quelli municipali, "di tutte le autorizzazioni richieste dalla legge". "Il passaggio per i mezzi di soccorso c'è", afferma Corvino, secondo cui "in altre aree pedonali della città antica non vigono le stesse regole. Ad esempio qui vicino: in via Santa Maria ci sono i tavolini per strada e non esiste uno spazio di 3 metri per il transito delle ambulanze. Non è area pedonale anche quella? In piazza Caprioli - prosegue l'esercente - i problemi alla circolazione li creano, semmai, le auto parcheggiate in modo selvaggio. Ma questa non è una nostra responsabilità. Ho l'impressione che siamo stati presi di mira".