Luigi Marcello, esponente di Giustizia Sociale per la maggioranza di centrosinistra (nella foto) è vice presidente del Consiglio comunale, mentre per la minoranza nessun nome c'è ancora al momento, visto che i rappresentanti dell'opposizione (tranne Desiati e Bischia di Progetto per Vasto), come era accaduto pure nella prima seduta dell'assise civica, hanno scelto di lasciare l'aula contestando il passaggio, a loro dire non risolto, della questione delle surroghe degli assessori. Guido Giangiacomo, capogruppo del Popolo della Libertà, ha confermato la presentazione di un ricorso al Tar avverso le procedure della seduta di debutto del secondo quinquennio amministrativo con Lapenna sindaco. La richieste è di annullare la validità della riunione iniziale. "Evitiamo votazioni e partecipazioni quando si tratta di questione di nomine consiliari - spiega lo stesso Giangiacomo -. Parteciperemo alla discussione ed alla votazione di quei punti di interesse generale per la collettività vastese". Tra le file del centrosinistra non ha partecipato al voto Domenico Molino (Partito Democratico) a giudizio del quale non si può stare in aula con i soli rappresentanti della maggioranza e per questo va trovata una "soluzione politica". Tra i provvedimenti adottati dall'aula quello relativo al Piano Sociale, licenziato con 14 voti della maggioranza e 2 astenuti (Progetto per Vasto).