Statale 16 pericolosa: richieste di semafori, sovrappassi o rallentatori per la sicurezza

Un morto e un ferito nel bilancio dell'investimento di ieri a Vasto Marina

a cura della redazione
08/07/2011
Attualità
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Stavolta c’è scappato il morto. La Statale 16 Adriatica in località San Tommaso a Vasto Marina si conferma, pienamente, arteria stradale pericolosa ed insidiosa, per i pedoni e per la circolazione veicolare. Ha perso la vita Romano Luzi, 78 anni, originario di Torino, ingegnere in pensione, residente a Roma. La sua convivente, A.L., 70 anni, è rimasta ferita. E' ricoverata a Vasto e non corre pericolo di vita. La coppia, ieri mattina intorno alle 10, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, all'altezza dei complessi residenziali 'Dino Sciò' e 'Fortunato', nelle vicinanze dell'impianto semaforico (continuamente spento) di immissione tra viale Dalmazia e la stessa Statale 16. Sulla riviera erano arrivati da qualche giorno, per trascorrere una vacanza, nell’abitazione della sorella della donna. Ad investire i due una Fiat ‘Panda’ condotta da una 74enne di Vasto, in auto con la nipote. Procedevano in direzione sud, per recarsi al mare. Violento l’impatto e subito si sono presentate gravissime le condizioni dei coinvolti, in particolare dell’uomo. La richiesta di soccorso al centralino del 118 è stata subito estesa al servizio di eliambulanza regionale. Per l'uomo, purtroppo, non c'è stato purtroppo nulla da fare. Troppo profonde e gravi le lesioni riportate. Il cuore di Luzi ha cessato di battere sullo stesso elicottero, prima dell’arrivo all’ospedale ‘Santo Spirito’ di Pescara dove medici ed operatori sanitari del nosocomio del capoluogo adriatico lo attendevano già per un primo disperato intervento. La vettura che ha investito la coppia è stata sequestrata e per questo caso c'è l'avvocato del Foro di Vasto Angela Pennetta ad occuparsi dell'assistenza legale della guidatrice. Nel punto dell’incidente mani pietose hanno lasciato fiori per la vittima. Una strada, la Statale 16 a Vasto Marina, che torna dunque a macchiarsi pesantemente di sangue e già si rianimano le polemiche, mai sopite per la verità, sulla sicurezza di un’arteria che è nazionale sì, ma di fatto, con l’espansione urbanistica e d’estate soprattutto residenziale che si è registrata negli ultimi anni, è a pieno titolo un attraversamento ’urbano’. Priva, però, degli accorgimenti e delle misure necessarie a prevenire incidenti che sempre più spesso si verificano da quelle parti. E si torna a parlare di semafori (che almeno funzionassero quelli che già ci sono), rallentatori o sovrappassi per una maggiore sicurezza a quanti abitano, specie nella stagione estiva, in quella parte di riviera. Sperando pure in un arretramento della Statale, soluzione, questa, sulla quale si 'chiacchiera' ormai da tanti anni.

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