La bambina confusa e felice è cresciuta, ma ha conservato intatte l'autenticità e la semplicità di una bimba, che non ha paura di dire la sua sempre e comunque, contravvenendo alle regole troppo spesso imposte dal mondo dello spettacolo. Venerdì sera, Carmen Consoli, la ''cantantessa'' catanese, ha rinnovato il suo rapporto con l'Abruzzo, e in particolar modo con il Vastese, che è tornato a vederla protagonista con un memorabile concerto, il quarto dal 1997, nell'ambito della nota rassegna musicale itinerante «Cammini Europei», che per il 2006 ha chiuso i battenti nell'area grandi eventi del parco Aqualand del Vasto. «Se mi invitate ancora - ha precisato la ''cantantessa'' -, in Abruzzo continuerò a tornare con lo stesso entusiasmo di sempre, perché qui mi sento come a casa». Dopo oltre due ore di un concerto intensissimo, nel corso del quale ha ripercorso un po' tutta la sua discografia, Carmen Consoli non si è sottratta, ormai a notte fonda, ad un'intervista a cuore aperto per parlare di sé, del suo sud, del suo amore sconfinato per la musica iniziato sin da bambina. Lei, che abborrisce lustrini e paillette, da vicino sembra davvero una bambina. «Inorridisco di fronte alla volgarità, al vuoto di valori imperante nella nostra società - ci ha detto Carmen -, dove abbiamo toccato il massimo del degrado, testimoniato dall'aumento catastrofico di riviste scandalistiche. Mi vergogno di vivere in un Paese che va alla ricerca del bulbo pilifero e propone donne col filo interdentale in mezzo al sedere. A tutto ciò mi ribello e dico che una donna col sedere scoperto è una volgarità». A quelli che definisce «contenuti tipo filo interdentale» e ai salotti televisivi Carmen Consoli antepone la ricerca di valori, il ritorno costante al suo sud. Indimenticabile la riproposizione di «Malarazza», canzone che fa parte della tradizione siciliana, musicata da Modugno sul testo antichissimo di un anonimo scrittore, un testo che è una preghiera che parla di lotta di classe e venne censurato dalla Chiesa. Dopo aver fatto tappa con il suo tour «Eva contro Eva» nelle maggiori città italiane ed europee, da Madrid a Barcellona, Amsterdam, Berlino, Lussemburgo, Zurigo, Parigi, Londra, Santa Maria de Feira, ora Carmen si accinge a partire alla volta dell'America, «ma - sottolinea - questo non mi fa sentire importante. Tutto ciò che chiedo è poter continuare ad esprimermi con la mia musica». Più che soddisfatto dell'edizione 2006 di «Cammini Europei» Fabio Salvatorelli, responsabile dell'associazione Lightship, organizzatrice dell'evento, che dice: «Siamo già al lavoro per l'edizione 2007 con l'obiettivo di destagionalizzare la manifestazione e portare in zona un artista internazionale».