Mano nella mano, in spiaggia, per dire no ai rischi di petrolizzazione dell'Adriatico e, nel contempo, strizzare l'occhio ad uno sfruttamento meno 'impattante' del nostro ambiente. Ha fatto tappa anche sulla spiaggia di Vasto Marina, questa mattina, l'iniziativa, contemporanea nel mondo, "Hands across the sand", una catena umana, un flash mob, per opporsi all'aumento delle perforazioni off-shore e richiedere soluzioni di energia pulita per un paese sostenibile. A promuovere a livello locale l'iniziativa, in particolare, sono stati l'Arci, la Piccola Pesca di Vasto, il Movimento 5 Stelle, Giovani Liberamente, la Consulta Giovanile e diversi movimenti e associazioni oltre a liberi cittadini e simpatizzanti. Soddisfatti per la partecipazione, in una mattinata a tratti nuvolosa e ventosa, gli organizzatori. "Con l'unione delle mani - ricordano i promotori - si vuole chiedere ai leader e ai responsabili delle decisioni che contano di porre fine alla dipendenza dal petrolio e dal carbone, per abbracciare un futuro di energia pulita per un pianeta sostenibile". L'Abruzzo è stato protagonisti della manifestazione, in quanto la promotrice per l'Italia del flash mob è il fisico Maria Rita D'Orsogna, docente all'Università di Los Angeles, originaria del Lancianese ed in prima fila nel fronte formatosi, in questi ultimi anni, avverso la petrolizzazione nel nostro territorio. Il gruppo si è ritrovato all'altezza del pontile per poi dirigersi prima in direzione nord sulla riva e poi a sud per sciogliersi, alla fine, proprio sullo stesso pontile.