La riproposizione dei motivi che l'hanno spinto a non accettare l'incarico da assessore e la sottolineatura di un fronte, quello di Giustizia Sociale, che punta a radicarsi in città. Al fianco di Luigi Marcello, all'indomani della rinuncia con contestuale via libera a Mario Olivieri per la rappresentanza in Giunta comunale, inizialmente c'è il leader regionale di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, poi arriva anche il sindaco Luciano Lapenna. Marcello ricostruisce l'ultimo, travagliato percorso ed un'"impasse" sulla nuova squadra del sindaco determinata dal ballottaggio insorto tra lui stesso e Mario Olivieri. Lapenna l'incarico l'aveva assegnato a Marcello, poi la rinuncia di quest'ultimo e la nomina di Olivieri. Cuore del problema lo scarto, minimo, di preferenze tra Marcello e Olivieri con quelle ufficiali a favore del primo, ma oggetto di un possibile ricorso per un conteggio errato dopo il turno elettorale del 15 e 16 maggio. E per sbloccare la situazione Marcello ha scelto di fare un passo indietro. "E in tempi di 'cannibalismo' della politica questo non è poco", sottolinea Di Paolo. "Io non avrei fatto mai ricorso", puntualizza il consigliere comunale. "Giustizia Sociale è una lista che abbiamo voluto creare assieme a Lapenna e Di Paolo - dice ancora Marcello - per una rappresentanza solida e concreta ad un fronte di elettori moderati che non si riconoscevano nei tradizionali partiti dell'uno e dell'altro schieramento. E il risultato è stato sicuramente confortante con quasi l'8 per cento dei consensi. Saremo al fianco di Lapenna, questo è sicuro", conclude Marcello. Il sindaco annuisce e ringrazia chi, dicono i presenti, è di fatto "l'ottavo assessore". Di Paolo, infine, punta all'affermazione di Giustizia Sociale. "Sarà un punto di riferimento importante a Vasto e ad occuparsi del coordinamento saranno Luigi Marcello e Cinzia De Libertis".