Il commento del cittadino comune: "Ma non potevano deciderle prima le regole per la formazione della nuova Giunta"? Semplice e solare, ma spesso non coincidente con le 'regole' e i 'metodi' della politica. E allora via libera a trattative, 'minacce', richieste, aspirazioni e chi più ne ha più ne metta con un evidentissimo ritardo nel 'parto' della nuova amministrazione comunale vastese. Per il rieletto sindaco Luciano Lapenna a pochi giorni dall'insediamento ufficiale in Consiglio comunale (sabato mattina è convocata la prima assise civica del suo secondo mandato) la strada, dalla vittoria al ballottaggio, si è fatta sempre più a ostacoli per addivenire alla formazione della 'nuova squadra'. Prima le richieste dei partiti della coalizione, poi quelle personali (suffragate dai voti ricevuti) di alcuni esponenti neo eletti nella maggioranza di centrosinistra. I tempi stringono e, in una maniera o nell'altra, uno schieramento va composto con inevitabili soddisfazioni e delusioni. Oggi vertice del Partito Democratico con al centro dell'attenzione proprio la questione nuova Giunta: il commissario cittadino Camillo Di Giuseppe farà il punto della situazione. Al Pd dovrebbero spettare tre assessorati (Vincenzo Sputore, Lina Marchesani ed uno tra Francesco Menna e Nicola Tiberio e la presidenza del Consiglio comunale per la quale si ipotizza la riconferma di Giuseppe Forte). Per il vice sindaco in atto un ballottaggio tra Vincenzo Sputore e Antonio Spadaccini (l'assessore designato in quota Italia dei Valori).