Vertenza Golden Lady, tra nuovi impegni e speranze per il futuro dei lavoratori

Fabbrica destinata allo smantellamento, ma si pianificano strategie in prospettiva

a cura della redazione
11/06/2011
Attualità
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L'impegno, assunto dalla Regione Abruzzo, è di predisporre le procedure necessarie al riconoscimento regionale dell'area di crisi della Val Sinello, al fine di creare le condizioni di una rinascita socio economica dell'area, anche attraverso gli interventi che da tale riconoscimento possono scaturire. E’ una delle decisioni emerse dall'incontro tra rappresentanti della stessa Regione, delegazione di lavoratori Golden Lady, rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, e del presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio. Per l’Ente Regione si è attivato, in particolare, il presidente della Commissione Attività Produttive, Nicola Argirò. L’intento è di utilizzare i fondi Fas - fondo unico 2012 - per investimenti in opere infrastrutturali a servizio delle imprese interessate ad avviare attività produttive in Val Sinello, ma anche a proporre progetti di riconversione. Dalla riunione sono emersi anche altri aspetti importanti che riguardano la vertenza Golden Lady: da parte delle Istituzioni vi è stata la disponibilità alla concessione di 2 anni di cassa integrazione a cui si aggiungerebbe un periodo di un ulteriore anno in caso di presentazione di un progetto di riconversione. Inoltre si è deciso di portare la vertenza Golden Lady, nella sua globalità, all'attenzione del Mise, il tavolo organizzativo nazionale del Ministero dell'economia che si occupa di vertenze occupazionali. "Crediamo che quanto emerso dalla riunione rappresenti quella risposta concreta che i lavoratori e il territorio della Val Sinello stavano aspettando - si legge in una nota del presidente della Provincia Di Giuseppantonio -. A confortarci è anche il consenso che le organizzazioni sindacali hanno espresso rispetto alle proposte che sono emerse: in particolare i rappresentanti dei lavoratori della Golden Lady hanno detto di ritenere il riconoscimento dell'area di crisi di prioritaria importanza sia per l'Azienda sia per l'area su cui insiste. Le istituzioni - conclude - vigileranno sul rispetto degli impegni e saranno laddove ci sarà di difendere e far valere le ragioni dei lavoratori che rischiano il posto di lavoro e quelle del territorio". Commenta Argirò: “Attraverso un confronto sincero, durato oltre due ore nella Piazza antistante il palazzo regionale, si è stabilito un contatto umano attraverso il dialogo, senza facili illusioni o la solita propaganda, ma con la convinzione che insieme si possa raggiungere una soluzione favorevole e positiva della vertenza“. La dismissione del sito, intanto, è sempre più all’orizzonte: pochi mesi ancora e poi il marchio Golden Lady sarà soltanto un ricordo a Gissi e nella Val Sinello: per quattrocento lavoratori quasi restano dubbi e incertezze oltre alle speranze di un ricollocamento e di un nuovo impegno lavorativo, essenziale per la dignità personale e per le loro esigenze.

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