Aspettando la tanto attesa variante alla Statale 16, in cima ai ‘sogni’ bipartisan di esponenti politici di centrosinistra e centrodestra (tanto per citare due esempi, il sindaco Luciano Lapenna e il consigliere regionale Antonio Prospero), torna d’attualità la pericolosità dell’arteria nazionale, in particolare nel tratto in direzione San Salvo in territorio di Vasto Marina, in località San Tommaso. Con l’estate che ormai si avvicina a grandi falcate si riempiono ancora di più di persone i numerosi complessi residenziali sorti nell’area, in particolare quelli a destra della strada in direzione sud. Realtà per lo più ‘extraurbana’ fino a qualche anno fa, ora la Statale, nel punto considerato, è di fatto una strada urbana. Il limite di velocità di 50 chilometri orari esiste ed è evidenziato lungo la percorrenza, il problema è che molti automobilisti lo superano, e nemmeno di poco, mettendo oltremodo a rischio soprattutto i pedoni che attraversano sulle strisce pedonali e non solo. Un ultimo incidente, qualche sera fa, con una donna investita nei pressi di un albergo della zona, conferma come il tratto in questione sia effettivamente insidioso. I residenti e i turisti ‘cittadini provvisori’ chiedono maggiore attenzione, sia da parte delle forze dell’ordine per i controlli che dagli amministratori comunali. Il semaforo all’ingresso di Vasto Marina, all’inizio di viale Dalmazia, ad esempio - sottolineano alcuni abitanti dell’area -, è continuamente fuori uso e questo pure accresce rischi e pericoli.