SULLE SPIAGGE UNA CATENA UMANA CONTRO LA GUERRA

Michele Tana
14/08/2006
Attualità
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Oggi scatta il cessate il fuoco per le operazioni militari di Israele in Libano, ma non si fermano le iniziative lanciate dalla ''Rete contro la guerra'': ''Uniti sul Mediterraneo contro la guerra'' è lo slogan che caratterizza la manifestazione in programma per la mattinata di Ferragosto sulle spiagge. Anche a Vasto e a San Salvo sarà organizzata parte della catena umana, di mani nelle mani, utile a testimoniare il sentito bisogno di una pace duratura. ''La continua escalation della guerra, (Iraq, Afganistan e ora Libano e Palestina); la situazione sempre più esplosiva e guerreggiata nel corno d'Africa (Eritrea-Etiopia-Somalia, ma l´Africa tutta); una politica destabilizzante verso i Paesi dell'America Latina - si legge nel volantino dell'organizzazione di questo appuntamento - implicano la necessità e l'intelligenza di capire fino in fondo la gravità del momento e le pericolose incertezze del futuro che non permettono più individualismi permissivi o peggio ancora statici o modeste iniziative umanitarie e politiche. Questa volta non possiamo aspettare ulteriormente. Non possiamo rischiare una complicità che non abbiamo scelto; bisogna assolutamente agire con strategica continuità e costanza (non farlo, sarebbe una grave responsabilità) e anticipare le prossime possibili azioni belliche all'Iran, alla Siria, alla Corea ecc.; prima di entrare nell'anticamera di una più devastante guerra globale; prima che le circostanze diventino un dato ineluttabile ed irreversibile; prima che le conseguenze diventino motivo di retorica e di vuoti proclami alla pace''. Tra i promotori c'è Allameddine Allameddine, medico che vive ed opera a Vasto da diversi anni, colpito dalla perdita di un fratello nel recente aggravarsi della crisi tra Israele e Libano. ''Un'iniziativa importante - sottolinea Allameddine, componente dell'associazione Arabo-Abruzzese - cui devono seguire impegni concreti come quello della Provincia di Chieti che grazie alla mediazione della Mezzaluna Rossa stanzierà fondi per l'adozione a distanza di bimbi palestinesi rimasti orfani o menomati per via dell'interminabile guerra. Un segnale che ci auguriamo possa essere raccolto anche da altre pubbliche amministrazioni''.

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