Luciano Lapenna al ballottaggio, a sfidarlo Mario Della Porta. Desiati per un pelo non ha sfiorato il colpaccio nel 'duello' che è andato in scena ieri, lunedì 16 maggio, nel corso dello scrutinio delle amministrative di Vasto. Il sindaco uscente, ricandidato a capo di una compatta coalizione di centrosinistra, si attesta attorno al 38 per cento dei consensi. Nettamente più staccati, ma praticamente ‘incollati’, i due esponenti di riferimento del centrodestra, Della Porta (sostenuto da Pdl e Udc) e Desiati (a capo di un movimento principalmente civico ed appoggiato da Mpa e Unione Italiana). Della Porta, al momento di andare in stampa, vanta un distacco minimo, nell’ordine di poche decine di voti. Il risultato finale è dunque tutt’altro che scontato anche se, considerando le proiezioni della sera, il sorpasso di Desiati appare di difficile realizzazione. Tra i principali riscontri di questa competizione elettorale 2011 la netta affermazione del ‘voto incrociato’ con Desiati soprattutto che ottiene quasi il doppio dei voti delle sue liste, al contrario di Della Porta che prende un significativo 7 per cento di consensi in meno rispetto ai partiti ed ai gruppi che erano al suo fianco. Autentico ‘boom’, poi, per il più giovane della ‘compagnia’, Marco Gallo. Il 25enne ‘alfiere’ del Movimento 5 Stelle si attesta attorno al 6,5 per cento dei voti. Decisivo, con ogni probabilità, l’effetto ‘traino’ garantito dalla presenza, a chiusura della sua campagna elettorale, di Beppe Grillo che aveva riempito come un uovo, tra mille ovazioni, piazza Diomede. Tra gli altri ‘competitor’ ottiene il 10 per cento Nicola Del Prete, esponente del Nuovo Polo per Vasto. Poco meno del 2 per cento riesce a conquistare Incoronata Ronzitti dell’Udeur-Popolari per Vasto, mentre è allo 0,8 per cento Ivo Menna, candidato con la lista civica La Nuova Terra. Per quanto concerne l’affluenza alle urne ha fatto segnare un definitivo 71 per cento, in calo di 2 punti rispetto al 2006. Anche il maltempo può aver influito negativamente su questo aspetto. Tra i singoli partiti quello che fa registrare il maggior numero di preferenze è il Pd, seguito dal Pdl. Intorno al 20 per cento i Democrat capeggiati dal presidente del Consiglio comunale uscente Giuseppe Forte, al 13 il partito del premier. Brillante risultato per la lista civica di centrosinistra Giustizia Sociale, intorno al 7 per cento. L’Italia dei Valori si attesta sull’8 per cento, così come Progetto per Vasto di Desiati. Poco al di sopra del 7 l’Udc. Intorno al 5 per cento la lista Vasto Futura di riferimento del consigliere regionale ed ex sindaco Antonio Prospero, stesso riscontro per Sinistra Ecologia e Libertà. Meno del 4 per cento per il Movimento 5 Stelle. Momenti di tensione non sono mancati, in particolare per la contestazione di numerose schede all’interno dei seggi ed anche nei rispettivi quartier generali di Della Porta e Desiati che a lungo sono rimasti pressoché in ballottaggio… per andare al ballottaggio per uno scarto davvero minimo di consensi. In definitiva niente elezione diretta per il nuovo sindaco a Vasto. Occorre l’”extratime”, in programma domenica 29 e lunedì 30 maggio prossimi.