Sceglie piazza Lucio Valerio Pudente al cospetto di Palazzo d'Avalos ed un'organizzazione esterna per la sistemazione di palco e sedie Luciano Lapenna per il primo comizio ufficiale in città. Lo fa il sindaco, ricandidato a capo di una compatta coalizione di centrosinistra, domenica al tramonto, affiancato da buona parte dei candidati al Consiglio comunale, dal segretario provinciale e commissario cittadino del Pd Camillo Di Giuseppe e dal consigliere regionale Camillo D'Alessandro. Punta sulla continuità Lapenna e su un voto utile alla coalizione attualmente di maggioranza per proseguire il "percorso di cambiamento - dice - iniziato cinque anni fa a Vasto". Quarto lotto della Circonvallazione Istoniense, variante alla Statale 16, nuovo ospedale e sviluppo del porto di Punta Penna e città capofila nel Parco nazionale della Costa Teatina: queste le priorità indicate da Lapenna nel suo discorso. "Vasto non può permettersi di tornare indietro. Le primarie - conclude - hanno dato un segnale chiaro e nessun voto del centrosinistra deve andare agli avversari. Basta questo per confermarci alla guida della città". La chiusura degli interventi spetta a Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale e capolista del Pd che pone in evidenza la campagna elettorale a suo giudizio di basso profilo, per alcuni manifesti e volantini, da parte degli avversari e la necessità di un rilancio dovuto ad una città che continua ad essere considerata "Africa d'Abruzzo" da parte di chi governa ai livelli più alti del territorio. Si rivolge poi a Della Porta, invitato a 'smarcarsi' da chi (cita 'il gatto e la volpe' Forte, riferendosi a Prospero e Tagliente) ha voluto porlo come candidato sindaco del centrodestra.