Colpi di pistola contro: è grave, ma non in pericolo di vita il pescatore ferito

Fatto di sangue in viale Dalmazia: fermato un 40enne per tentato omicidio

a cura della redazione
29/04/2011
Attualità
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Almeno quattro colpi di pistola esplosi contro di lui, due dei quali rimasti in corpo, all'altezza dell'addome, altri usciti fuori: è in grave condizioni, ma non correrebbe pericolo di vita Graziano Scutti, l'operatore della piccola pesca di Vasto Marina, ricoverato all'ospedale 'San Pio da Pietrelcina' dopo il drammatico fatto di sangue accaduto all'esterno di un bar in viale Dalmazia, in località San Tommaso, nei pressi della Statale 16 Adriatica. Scutti può essere definito 'miracolato': il numero dei colpi verso lui diretti, alcuni dei quali hanno solo sfiorato organi vitali, e la vicinanza dello sparatore danno la spiegazione della precedente affermazione. Il pescatore è stato operato per tamponare le gravi ferite riportate ed estrarre le pallottole, i sanitari del 'San Pio' sono ottimisti. Tentato omicidio è l'accusa che verrà contestata a S.I., 40 anni, fermato dai Carabinieri qualche minuto dopo l'accaduto. L'uomo era tornato nella sua abitazione al centro della riviera: è lì che lo hanno trovato i militari prima di condurlo nella caserma di piazza Dalla Chiesa. L'EPISODIO - Tutto avviene in pochi, concitati e terribili momenti. Intorno alle 20.15 un gruppo di amici sta per lasciare il bar 'Blue Marine': alcuni di loro hanno intenzione di spostarsi nella vicina San Salvo dove si festeggia San Vitale. Forse nasce una discussione tra Scutti e il suo aggressore: spunta fuori una pistola Magnum 357 (verrà rinvenuta a terra in prossimità dell'ingresso del locale), uno, due, tre colpi, fino a sei. Il fratello di Scutti cerca di disarmare S.I. che lo colpisce in testa con il calcio dell'arma (finirà medicato al pronto soccorso pure lui). Il ferito, che perde tanto sangue, entra nel bar e si accascia a terra. Sconvolta, la titolare del bar allerta i soccorsi. In poco tempo arrivano ambulanza del 118, Carabinieri e Polizia. S.I., nel frattempo, si era allontanato dal posto. Fuori dal pronto soccorso un capannello di amici e conoscenti di Scutti, oltre ai familiari. Andirivieni continuo dei Carabinieri. Le prime informazioni rese dai medici sembrano rassicuranti. Arriva anche il parroco di Stella Maris, padre Luigi Stivaletta che ricorda come Graziano, negli ultimi anni, è stato sempre in prima fila nell'organizzazione della festa del quartiere e nel portare in spalla la statua della Madonna alla processione. Incredulità, rabbia e amarezza, unite al sollievo per qualche buona 'nuova' che arriva dall'interno del 'San Pio' dominano la scena. Nella storia del quartiere rivierasco, questo della sera del 28 aprile è il fatto di sangue più grave che si sia mai registrato da queste parti. Tutto da chiarire il perché del gesto. Le indagini dei Carabinieri sono all'inizio.

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