COSTA TEATINA, LE FERROVIE APRONO IL MERCATO

a cura della redazione
05/08/2006
Attualità
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Dopo l'annuncio della messa in vendita all'asta di due appartamenti all'interno dell'ex stazione ferroviaria di Vasto Marina è un'altra decisa vendita a mettere in allarme quanti tengono a cuore le sorti dell'area di risulta della vecchia linea ferroviaria Adriatica, nel tratto di costa Teatina compreso tra Ortona e San Salvo. Real Estate, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha deciso di vendere all'asta la pinetina di Rocca San Giovanni, uno dei luoghi più suggestivi della Costa dei Trabocchi. L'annuncio, pubblicato su un quotidiano nazionale, ha provocato l'immediata protesta dei sindaci di Rocca San Giovanni, Fossacesia, San Vito Chietino e Torino di Sangro, che hanno inviato una lettera alla suddetta società, chiedendo un incontro urgente e l'immediata sospensione della vendita del terreno, che ha un'estensione di circa 135mila metri quadrati. ''Siamo sconcertati - si legge nella nota firmata da Gianni Di Rito, Enrico Di Giuseppantonio, Teresa Giannantonio e Domenicantonio Pace - in quanto i terreni, che ricadono in una zona a grande valenza paesaggistica lungo la Costa dei Trabocchi, rientrano in un progetto di valorizzazione per lo sviluppo urbanistico e la salvaguardia dell'intera area di risulta delle ferrovie''. Il progetto è inserito nel protocollo d'intesa sottoscritto dagli enti locali, con la Regione, la Provincia e la società Rete Ferroviaria Italiana, per riqualificare l'area di risulta, destinata tra l'altro al pubblico utilizzo, mediante una programmazione coordinata e unitaria. ''Ci sentiamo profondamente offesi e feriti - ha affermato il sindaco di Rocca San Giovanni, Gianni Di Rito - nell'apprendere della messa in vendita dei terreni e nel vedere vanificati tutti gli sforzi per la valorizzazione della Costa dei Trabocchi''. Intanto il senatore Giovanni Legnini (Ds), appoggiato da altri 36 colleghi dell'Ulivo, ha presentato un'interpellanza per portare all'attenzione del Governo nazionale la situazione di stallo in cui si trova l'istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina, previsto da una legge del 2001, ma mai attuata, poiché manca il relativo decreto che ne recepisca le intenzioni. Nel decreto dovrebbero infatti essere inserite le norme relative ai confini del parco e alla sua perimetrazione, lo stanziamento dei fondi necessari per l'avvio delle attività (circa un milione e mezzo di euro, secono di calcoli fatti dai Ds), la regolamentazione transitoria. ''In attesa della risposta del Governo - ha spiegato ieri mattina in conferenza stampa il sen. Legnini - ho verificato con il sottosegretario all'Ambiente se fosse fattibile il percorso legislativo ipotizzato nella mia interpellanza, ottenendo una risposta positiva per via informale. Secondo noi questa preziosa porzione di territoio può essere gestita dagli Enti Locali poiché la costa va tutelata senza avere paura delle speculazioni: per questo per noi tale progetto assume una valenza qualificante''. ''Con il gestore delle reti ferroviare - ha aggiunto il vicepresidente della Provincia, Umberto Aimola - abbiamo concluso da tempo un accordo che punta ad evitare la vendita dei terreni legati al tracciato ferroviario ed entro la fine di questo mese firmeremo l'accordo con Comuni interessati che prevedrà il divieto di vendita ai privati delle aree di risulta del vecchio tracciato ferroviario della linea adriatica fino alla fine del 2006. Noi puntiamo ad una gestione pubblica per una valorizzazione delle aree in termini ambientali e di sviluppo del turismo''. ''Il Parco Nazionale della Costa Teatina - ha chiosato il sindaco di San Salvo, Gabriele Marchese - non limiterà affatto le norme del Piano Regolatore Generale, anzi servirà a mettere a sistema realtà naturalistiche già attive come il biotopo di San Salvo e la riserva di Punta Aderci a Vasto''.

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