DENSO, ANCORA PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO

a cura della redazione
04/08/2006
Attualità
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Non nascondono la propria preoccupazione le organizzazioni sindacali alla Denso di piana Sant'Angelo a San Salvo. Questo perché ad ormai quattro mesi dalla firma dell'accordo tra azienda e sindacati sulla cassa integrazione, non si ha traccia del progetto di modifica al Piano industriale da parte della direzione dell'azienda nipponica. La denuncia dei rappresentanti dei lavoratori arriva all'indomani dell'incontro svoltosi a Roma presso la sede del Ministero delle Attività produttive. Un vertice in merito al quale i sindacati hanno espresso un giudizio fortemente negativo dichiarandosi pronti ad intraprendere nuove azioni di lotta contro la multinazionale metalmeccanica giapponese. ''Il confronto - si legge in una nota della rsu di fabbrica - dopo una breve disamina degli effetti dell'accordo sul piano occupazionale, si è arenato quando l'azienda ha dichiarato che, ad oggi, non ha nessun progetto di modifica del percorso del piano industriale risalente al 15 dicembre 2005''. Un problema di non trascurabile aspetto dal momento che proprio questo piano e nel particolare alcune sue previsioni su una massiccia ''cura dimagrante'' del personale, era stato respinto in blocco dai sindacati i quali, dopo mesi di trattative serrate, avevano detto ''sì'' alla cassa integrazione, nella prospettiva, però, di vedere avviati a breve nuovi programmi per il rilancio produttivo ed occupazionale del sito sansalvese. ''L'azienda si è dichiarata impreparata ad un progetto di rilancio delle attività produttive - evidenzia la Rsu - adducendo motivazioni generiche e pretestuose''. In aggiunta, ad acuire ulteriormente le tensioni, ecco anche il mancato accoglimento da parte della Denso delle sollecitazioni venute negli ultimi tempi da istituzioni del territorio e sindacati per il pieno rispetto dell'accordo dell'aprile scorso. ''Più volte abbiamo chiesto alla Denso di velocizzare il rientro definitivo dei lavoratori in cigs e di indicare un percorso di sviluppo, tenendo conto anche delle opportunità offerte dall'espansione della Fiat, ma ogni nostro appello è caduto nel vuoto. Ora - riprendono i rappresentanti dei lavoratori - il Ministero delle Attività produttive ha invitato fortemente l'azienda a presentarsi alla prossima riunione, fissata per fine settembre, con un progetto chiaro destinato a rilanciare la produzione e a salvaguardare i livelli occupazionali''.

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