Delfini al largo di Punta Aderci e petrolio in mare: un binomio impossibile

Parla l'assessore Suriani: 'La Regione si esprima in modo netto e chiaro'

Michele Tana
07/04/2011
Attualità
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Delfini in Adriatico, loro frequenti 'visite' nel mare di Punta Penna-Punta Aderci e 'rilievi' per possibili estrazioni petrolifere nelle vicinanze della costa vastese. Incentra su questo la sua attenzione Anna Suriani, assessore al Comune di Vasto con delega all'Ambiente nella precedente Giunta Lapenna (Suriani continua ad essere assessore ma per quel che concerne le deleghe non si hanno ancora notizie ufficiali da palazzo di città). "Coincidenza vuole - scrive in una nota - che proprio nei giorni della pubblicazione sulla stampa delle autorizzazioni alla Petroceltic per la ricerca di petrolio davanti alla costa vastese a mezzo di 'riflessioni sismiche', il mare abbia lanciato un segnale chiaro: decine di delfini, in numero mai visto così vicino alla costa della Riserva Punta Aderci, hanno attraversato il tratto di mare fra il promontorio di Aderci ed il porto di Vasto. Se c’era bisogno di un segnale, questo non poteva essere più chiaro! Le 'riflessioni sismiche' non sono altro che ricerca di eventuale petrolio attraverso esplosioni sul fondo marino che potrebbero produrre effetti fatali ad un delicatissimo sistema biologico. Le aree protette della costa teatina, attraverso il suo innovativo distema di tutela interconnesso, vivono di valenze ambientali e paesaggistiche assolutamente incompatibili con l’eventuale futura estrazione di petrolio ed i delfini rappresentano una delle massime espressioni di questi valori". Altri aspetti: "Il turismo naturalistico e la protezione dell’ambiente sono obiettivi strategici per il futuro, turistico, economico, ambientale, culturale e sociale di questo territorio, perseguiti attraverso azioni mirate che la nostra Amministrazione comunale ha voluto, dalla valorizzazione di Punta Aderci alle piste ciclabili e al Piano Spiaggia-Piano SIC tanto per citarne alcune. ono scelte dalle quali non si può tornare indietro e che non possono essere messe in discussioni da concessioni petrolifere così vicine alla costa ed alla riserva marina delle Isole Tremiti. A rischio un intero territorio e scelte strategiche ormai intraprese in modo quasi unanime dalle amministrazioni locali della costa teatina: si pensi solo al condiviso progetto, ormai definitivamente avviato, del Parco Nazionale della Costa Teatina". Critiche per gli ultimi sviluppi di un percorso avviato tempo fa. "Le decisioni del Ministero dell’Ambiente sul via libera alle molte ricerche in atto in questo tratto dell’Adriatico sono passate sottotraccia, con scarsa trasparenza, rese pubbliche solo per interessamento di associazioni e studiosi, senza alcun coinvolgimento dei Comuni, e che tanto per cambiare non hanno visto nessun ostacolo da parte del governo regionale di centrodestra, nonostante le moltissime osservazioni di associazioni, studiosi ed Amministrazioni locali che come la nostra hanno più volte e in più sedi rappresentato la propria preoccupazione. E’ democrazia questa? E’ rispetto dei governi delle città e dei loro cittadini? Chiediamo alla Regione di esprimersi immediatamente sulla questione in modo netto e chiaro. La nostra Amministrazione - conclude - si riserva di intervenire con tutte le possibili azioni per contrastare questo ed altri provvedimenti che possono minare l’integrità del proprio territorio". Foto di Paolo Scampoli

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