"La conferenza dei capigruppo ha preso unanimemente l'impegno di presentare in Consiglio regionale una risoluzione urgente per impegnare il Commissario alla Sanità, Gianni Chiodi e la struttura commissariale, a rivedere gli stanziamenti per il San StefAR in considerazione della situazione del gruppo, dei posti di lavoro da salvare e dall'asta in arrivo a fine aprile che pootrebbe segnare un nuovo futuro per l'azienda". E' così che il consigliere regionale dell'Udc, Antonio Menna, ha commentato l'esito dell'incontro che si è avuto questa mattina in Consiglio regionale tra i rappresentanti sindacali dei centri di riabilitazione del gruppo Angelini (dei quali fanno parte anche due centri di riabilitazione a Vasto e San Salvo) e i capo gruppo consiliari. Un incontro durante il quale Cgil, Csil, Uil e Ugl hanno presentato la situazione del gruppo e hanno chiesto formalmente l'aumento del budget previsto dalla Regione per i centri riabilitativi del gruppo che sono stati penalizzati dal criterio adottato dagli uffici del Commissario per la Sanità per la ripartizione dei fondi. Una situazione che di mese in mese diventa sempre più delicata per i lavoratori dei centri San StefAR rimasti 'imbrigliati', insieme alle altre strutture del gruppo Angelini, nel caso che ha coinvolto il 'patron' finito nell'inchiesta 'Sanitopoli'. Attualmente sono 450 i lavoratori che rischiano il loro posto e per il quale i sindacati hanno chiesto l'impegno della politica.