Un solo punto per il Pro Vasto nelle ultime due gare. Alla brutta sconfitta interna contro l'Andria, frutto della ''solita'' partita casalinga dei biancorossi, bravi a giocare fino alla tre-quarti, ma incapaci di trovare la via della rete e di reagire dopo lo svantaggio, fa da contraltare il pareggio di ieri a Giugliano, al termine di una gara davvero piacevole davanti a 30 impavidi tifosi vastesi al seguito. Con una maggiore precisione sotto porta, gli uomini di mister Pierini avrebbero potuto riportare anche i 3 punti, ma senza gli interventi di un Marconato super staremmo qui a commentare la prima sconfitta esterna. A conti fatti un pareggio giusto! A preoccupare di più, invece, è il vistoso calo di spettatori all'Aragona, le cui ragioni possono essere molteplici. Va subito detto che si tratta di un problema di carattere nazionale e quindi comune a molte piazze. In Abruzzo il Pescara in serie B registra 2500, 3000 spettatori al massimo. In C1 il Chieti, il Teramo e il Lanciano non è che facciano chissà quanti spettatori in più del Pro Vasto. E sono una categoria sopra! Possiamo parlare innanzitutto del caro-biglietti, con la curva a 8 Euro e nessuna differenza di prezzo con i distinti. E' senz'altro la ragione principale della ''fuga'' del popolo biancorosso. La speranza è che la società riveda un po' queste sue scelte, abbassando il costo del tagliando per la D'Avalos a 5 o 6 Euro al massimo e introducendo alcune agevolazioni per gli studenti, le famiglie e le donne. Forse così parte del pubblico potrebbe riavvicinarsi alla casacca biancorossa. Poi la questione societaria, con il passaggio delle quote da Litterio alla ''triade'' più volte annunciata e non ancora formalizzata. Situazione questa non nuova per il tifoso vastese, che evidentemente vorrebbe più chiarezza anche per evitare le solite estati tormentate con l'iscrizione sempre in bilico. Da ultimo le pay-tv, forse il problema più grave in questo senso. Sono davvero tante le persone che preferiscono seguire in TV il Milan, l'Inter o la Juve piuttosto che la squadra della propria città. E viste le prestazioni non brillanti di questi tempi all'Aragona è difficile dar loro torto. Anche se, e questo va rimarcato, una squadra va sostenuta ancor di più nel momento del bisogno. Poi però quando bisogna salire sul carro del vincitore, a Vasto molto raramente per la verità, sono tutti pronti a farlo, anche chi non ne avrebbe il diritto! Giorgio De Mutiis