In balìa delle onde per diverse ore, impossibilitato a mettersi in salvo e a riparare in porto. Brutta disavventura, dal pomeriggio di ieri e fino a tarda notte, per un uomo di nazionalità ucraina 72enne, a bordo di una piccola unità a vela di circa 8 metri, in avarìa - con l’àncora rimasta impigliata - nello spazio di mare occupato da un campo di mitilicoltura, a circa tre miglia dal bacino di Punta Penna. E’ stato un passante a notare la barca in mare, a dispetto delle pessime condizioni meteomarine, e ad allertare la Guardia Costiera. "Il naufrago di nazionalità ucraina - spiega il comandante del Circomare Daniele Di Fonzo - è rimasto per tutto il tempo a bordo della sua unità a fronteggiare una delle più violente mareggiate dell’anno e solo per caso è stato notato da chi ci ha avvertiti". Si è dunque messa in moto la macchina dei soccorsi. Proprio per via delle avversità del mare si è reso necessario l'utilizzo dei motopesca 'Luigi De Rosa' della flottiglia vastese, 'Sparviero' di Termoli e del 'Gladiu' appartenente alla società Acquachiara che gestisce l’impianto di mitilicoltura. La motovedetta CP 517 del Circomare ha coordinato sul posto ricerche e soccorsi. "Le ricerche - aggiunge Di Fonzo - sono andate avanti fino a notte fonda con molta difficoltà a causa della completa situazione di oscurità dovuta alla concomitante situazione di luna nuova". Ritrovata la barca all’interno dell’impianto di mitilicoltura è iniziata una delicata operazione per riuscire a rimorchiarla e condurla in porto a Punta Penna. L'uomo, poi, è stato trasferito all'ospedale “San Pio da Pietrelcina” per le necessarie cure. Le sue condizioni non destano preoccupazione. "Senza il provvidenziale intervento - conclude il comandante Di Fonzo - l’anziano avrebbe corso gravissimi rischi, date anche le basse temperature toccate la notte scorsa. Un particolare ringraziamento agli equipaggi dei motopesca che si sono particolarmente prodigati collaborando in maniera fattiva e decisiva con l’Autorità Marittima".