Sono entrate in azione le ‘colombe’: obiettivo (difficile) provare a ricucire lo strappo e ritrovare l’unità perduta dopo il recente ‘terremoto‘ della contrapposizione Lapenna-Forte che ha minato nelle fondamenta Partito Democratico e centrosinistra di maggioranza. Intanto verifiche in corso sui passaggi che hanno portato all'indizione delle primarie, da parte dei commissari del partito, Camillo Di Giuseppe, Giovanni Legnini e Camillo D'Alessandro, potrebbero determinare un ulteriore rinvio della mini consultazione elettorale, inizialmente programmata per domenica 27 febbraio. Interpretato come un segnale di apertura e di via libera alla 'trattativa' interna, intanto, il pubblico comizio in piazza Diomede di sabato sera annullato dal sindaco dimissionario Luciano Lapenna, con in agenda proprio l’attuale crisi, le sue dimissioni ed un iniziale bilancio dell’amministrazione comunale ormai in dirittura d’arrivo. Ma su invito dei vertici regionali e provinciali del partito, arrivati in massa venerdì per partecipare ad un ‘conclave’ convocato nella sede vastese del Pd di piazza del Popolo, Lapenna ha annullato l’incontro a conferma di una ‘macchina della diplomazia interna‘ che sembra essersi messa in moto. Le posizioni in contrapposizione, quelle di Peppino Forte e di Luciano Lapenna sono note: il primo spinge per il confronto alle primarie, il secondo contesta l'atteggiamento del presidente del Consiglio comunale nell’aver svelato la sua candidatura a poche ore dal termine per le presentazioni, pianificata già tempo prima - è l’accusa - ma mai chiaramente esposta. Ed alcuni ‘lapenniani’ hanno pure messo in dubbio la regolarità nelle procedure seguite per l'avanzamento di tale candidatura. La ‘matassa’, insomma, resta ingarbugliata. Ai vertici del Pd ed ai commissari nominati il compito di provare a ricucire lo strappo, evitando una spaccatura che avrebbe effetti devastanti in vista delle prossime elezioni. Stasera, dalle 18 nella sede di piazza del Popolo, un nuovo vertice.