VERTICI DEL PD A VASTO: QUATTRO ORE DI CONFRONTO PER CERCARE DI RITROVARE L'UNITà. E LAPENNA ANNULLA IL COMIZIO

Il sindaco dimissionario raccoglie l'invito dei vertici del partito

a cura della redazione
19/02/2011
Attualità
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Quattro ore e più di confronto al fine di concretizzare il difficile obiettivo di ritrovare l'unità interna. E il sindaco dimissionario Luciano Lapenna, intanto, pressato dai vertici del partito, in particolare il senatore Giovanni Legnini ed il capogruppo alla Regione Camillo D'Alessandro, decide di rinviare ad altra data il programmato comizio di oggi in piazza Diomede per dire la sua sullo scenario attuale e iniziare a tracciare un bilancio della sua guida amministrativa. Insomma, si è messa in moto la macchina della diplomazia interna nell'intento di provare a ricucire lo strappo tra primo cittadino e presidente del Consiglio comunale Peppino Forte che ha portato all'innesco della crisi attuale, nel Pd ma allargatasi alla stessa coalizione di centrosinistra. LA RIUNIONE NELLA SEDE DI PIAZZA DEL POPOLO - E' andata avanti per oltre 4 ore la riunione indetta dai vertici regionali e provinciali del Partito Democratico, nella sede cittadina di piazza del Popolo, per tentare di trovare una soluzione al "caso Vasto" scoppiato sabato scorso, subito dopo la presentazione delle candidature alle primarie da parte del Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Forte, e del sindaco, Luciano Lapenna. Gli invitati erano giunti alla spicciolata nella sede del circolo di piazza del Popolo intorno alle ore 17.45: il segretario provinciale e neo commissario cittadino Camillo Di Giuseppe, il segretario regionale Silvio Paolucci, il capogruppo alla Regione Camillo D'Alessandro, il senatore Giovanni Legnini, l'onorevole Lanfranco Tenaglia, il presidente dell'assemblea provinciale del partito Tommaso Coletti, il coordinatore di zona Carlo Moro, il sindaco di Cupello Angelo Pollutri, gli ex assessori della Giunta Lapenna, Lina Marchesani, Domenico Molino, Nicola Tiberio e Vincenzo Sputore, i consiglieri comunali Mario Olivieri, Fabio Giangiacomo, Nicolangelo D'Adamo, Simone Lembo, Gianni Quagliarella, Ivan Aloè e Marisa Ulisse ed i rappresentanti nazionali del partito del Vastese, Maria Amato e Teresa Di Santo. Non mancavano, naturalmente, i due candidati litiganti, Giuseppe Forte e Luciano Lapenna. In agenda la crisi degli ultimi giorni e la contrapposizione in atto successiva alla candidatura alle primarie di Forte contro Lapenna. La discussione è andata avanti con diversi interventi. Le posizioni di Forte e Lapenna sono note: il primo spinge per il confronto con il sindaco alle primarie, il secondo contesta l'atteggiamento del presidente del Consiglio nello svelare una sua candidatura, a poche ore dal termine per le presentazioni, pianificata già tempo prima ma mai chiaramente esposta. Ed alcuni lapenniani hanno pure messo in dubbio la regolarità nelle procedure seguite per l'avanzamento di tale candidatura. La matassa resta ingarbugliata. Ai vertici del Pd ed ai commissari nominati il compito di provare a ricucire lo strappo, evitando una spaccatura che avrebbe effetti devastanti in vista delle prossime elezioni. E stamane il sindaco Luciano Lapenna, dopo l'invito manifestatogli dai vertici del partito ha comunicato la decisione di non tenere questa sera in piazza Diomede il programmato comizio ed incontro pubblco con la cittadinanza, rinviandolo - per il momento - ad altra data.

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