Nel Consiglio comunale di domani pomeriggio, seduta straordinaria dell'assise civica convocata per parlare di sanità, l'ufficialità delle dimissioni del sindaco di Vasto Luciano Lapenna. Entro i venti giorni successivi la possibilità di confermarle o, eventualmente, ritirarle. A tre mesi dal voto amministrativo della prossima primavera ed a due settimane da quelle che dovevano essere le primarie del Partito Democratico (con la sfida dell'ultimora tra lo stesso sindaco ed il presidente del Consiglio comunale, consigliere provinciale e segretario dimissionario del partito Peppino Forte), arrivano, deflagranti per il centrosinistra locale o almeno per il Partito Democratico vastese, le dimissioni del primo cittadino. A palazzo di città, già appena dopo la comunicazione della saliente novità, i primi 'faccia a faccia'. Tra i corridoi e le stanze, tra gli altri, ecco il vice sindaco Vincenzo Sputore ed i coordinatori cittadini di Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà Alfredo Bontempo e Sante Cianci. Lapenna è secco: "Le Istituzioni vanno tenute fuori dai giochi di partito (chiaro il riferimento a quanto accaduto per le primarie, ndr.), i balletti interni si fanno a casa". Nel comunicato ufficiale diramato da palazzo di città, poco prima, espresso il rammarico per il possibile mancato completamento del mandato ammnistrativo e per uno scontro all'interno del Pd che non può che ripercuotersi negativamente, a suo giudizio, sul funzionamento delle stesse istituzioni che "devono essere salvaguardate - sottolinea - e non usate per interessi personali e di partito". VENTI GIORNI -E' il tempo che c'è per confermare la fine dell'Amministrazione Lapenna o ritirare le dimissioni e dare seguito, con una nuova Giunta, all'esperienza nell'ultimo scorcio di mandato. Il 7 marzo la data fatidica. Se ci sarà il sì alle dimissioni spazio a due mesi di gestione con un commissario prefettizio con contestuale scioglimento del Consiglio comunale. Nel novembre 1993, dopo l'invalidamento delle elezioni vinte per la prima volta da Tagliente, e fino allo stesso mese del 1994 (con nuova vittoria di Tagliente), la 'reggenza' fu del commissario prefettizio Eligio Cammarota. Le ultime dimissioni di un sindaco a Vasto risalgono invece al maggio 2000 quando Giuseppe Tagliente, qualche tempo prima eletto consigliere regionale, lasciò l'incarico al suo vice, che divenne sindaco facente funzione, Giovanni Bolognese. SALTANO LE PRIMARIE - La decisione di Lapenna spezza il percorso delle primarie del Partito Democratico. Dovevano tenersi domenica 27 febbraio con la sfida in programma proprio tra il sindaco e Peppino Forte. Una scelta che getta ancora più dubbi ed incertezze all'interno di una coalizione, quella di centrosinistra, che appare frazionata e dilaniata, a partire dai suoi più autorevoli rappresentanti.