Partito Democratico e Popolo della Libertà, i due principali ‘attori’ politici, anche sulla scena vastese, avanti all’insegna dello slow, ovvero della lentezza, nell’elaborazione delle scelte da mettere in campo per le prossime elezioni comunali in città. A cento giorni dall’appuntamento con le urne mancano ancora riferimenti chiari e precisi. Da una parte, quella della maggioranza di centrosinistra, c’è l’orientamento delle primarie, con i tempi che inevitabilmente si allungano (si faranno non prima della metà del mese di marzo), dall’altra una coalizione, la più forte dell’opposizione, che dagli annunci di qualche tempo fa (“Avremo il candidato sotto l’albero di Natale”) è invece ancora a fare i conti con trattative che proseguono, distinguo che emergono e difficoltà a trovare una condivisione, di nome e programmatica, che sono sotto gli occhi di tutti. Unici ‘armati’ e già partiti sono i capofila delle liste civiche sorte negli ultimi mesi, Nicola Del Prete (Alleanza per Vasto), Massimo Desiati (Progetto per Vasto) e Ivo Menna (La Nuova Terra), con i primi due in modo particolare che attendono di ottenere il sostegno anche da parte di alcuni partiti di primo piano dello scacchiere politico (quelli del neonato Terzo Polo e l’Udc soprattutto). Un’altra candidata pure è in corsa, Patrizia De Caro dell’Italia dei Valori, ma il partito di Di Pietro a Vasto attende di verificare quel che accadrà da qui a breve in casa Pd per delineare i propri indirizzi finali per la competizione elettorale di primavera. Effetto slow, insomma. Con nel mezzo una città nella quale non sono poche le ‘emergenze’ e le quotidiane difficoltà, dal lavoro alla sanità, dai servizi alla viabilità, dalle politiche turistiche ad altri aspetti, pure importanti, del vivere di ogni giorno.