Si faranno le primarie, con o senza Luciano Lapenna. La direzione provinciale del Partito Democratico di ieri a Lanciano ha confermato l'orientamento espresso qualche giorno prima dai vertici regionali: si faranno le primarie, a Vasto e a Roseto, per le indicazioni in vista delle prossime elezioni comunali di primavera. A Vasto la questione è legata alla partecipazione o meno alla consultazione interna da parte del sindaco Luciano Lapenna. Il primo cittadino aveva sempre manifestato dubbi e perplessità sulle primarie, ora lascia aperta una mezza porta e comunicherà a breve la sua decisione. In campo, e non è una novità, c'è invece l'assesore alle Finanze Domenico Molino. Ha confermato la sua volontà ieri nel corso della riunione provinciale, davanti allo stesso Lapenna, e domani, in conferenza stampa, ribadirà le sue motivazioni. Altri competitor potrebbero essere il presidente del Consiglio comunale e segretario cittadino del Pd Giuseppe Forte, il vice sindaco Vincenzo Sputore, la componente dell'associazione VastoViva Maria Amato. Un candidato lo presenterebbe anche il Partito Socialista. Fuori dai giochi, almeno per quanto espresso finora, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista (pronti a mettere nero su bianco una nuova delega a Lapenna) e l'Italia dei Valori (che ha già candidato Patrizia De Caro ma sarebbe pronta a fare un passo indietro con una proposta unitaria e condivisa, a livello di nomi e programmatica). Sarà l'assemblea cittadina, da convocare a breve, a decidere data e regolamento delle prossime primarie a Vasto. Il giorno papabile sembra essere quello di domenica 27 febbraio, in coincidenza con le le primarie a Torino.