SOLIDARIETà AI LAVORATORI DELLA 'CESI' SENZA STIPENDIO: PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE ALLA PILKINGTON

Sollecitate risposte entro il 5 gennaio, altrimenti sciopero congiunto

Michele Tana
30/12/2010
Attualità
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In segno di solidarietà nei confronti dei lavoratori della dita 'Cesi Abruzzo Service', che si occupa di pulizie civili ed industriali alla Pilkington di San Salvo, è stato proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della multinazionale del vetro di località Piana Sant'Angelo. Lo hanno deciso i rappresentanti della Rsu di Cgil, Cisl e Uil. Gli addetti della 'Cesi', un centinaio, sono in sciopero dall'inizio di questa settimana. Dopo una prima forma di protesta e l'accreditamento di parte dello stipendio di ottobre e della tredicesima, devono ancora vedersi corrispondere la mensilità di novembre. Lo stato di agitazione è proclamato, si legge in una nota, "in segno di solidarietà nei confronti di quei lavoratori che, ancora una volta, si vedono ledere il diritto al salario". La direzione aziendale della Pilkington alla luce di tale problematica situazione, viene invitata a trovare una soluzione definitiva entro il prossimo 5 gennaio e se non ci fossero novità positive per le maestranze coinvolte verrebbe indetto uno sciopero congiunto. "Informiamo inoltre i lavoratori che i legali della Cgil, Cisl e Uil provinciali - è scritto ancora nel documento diramato dai sindacati - hanno già provveduto a formalizzare alla Pilkington una richiesta di sequestro cautelativo a tutela dei salari non ancora corrisposti ai lavoratori della 'Cesi'. Garantire il salario ai lavoratori e nello stesso tempo i servizi all’interno dello stabilimento è fondamentale e la Pilkington è responsabile direttamente e indirettamente di quanto sta avvenendo".

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