SCARSE RISORSE PER LA POLIZIA PROVINCIALE E VIGILANZA AMBIENTALE SEMPRE PIù INEFFICACE: GRIDO D'ALLARME DEL WWF

La denuncia del coordinatore Allegrino

Stefano Maresca
15/12/2010
Attualità
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Scarsa attività di vigilanza in campo ambientale nel territorio della provincia di Chieti e condizioni “disastrate” in cui versa il Corpo di Polizia Provinciale, istituzione, prima di altre, preposta alla vigilanza sulla tutela ambientale, sulla caccia e sulla pesca. A lanciare l’allarme è Claudio Allegrino, coordinatore delle Guardie Particolari Giurate del WWF, Nucleo di Chieti. “Il sindacato - scrive in una nota Allegrino - afferma che gli agenti della Polizia Provinciale sono privi di mezzi idonei per operare con efficacia e sicurezza“. Ma per Allegrino la situazione è ancora più grave. “In condizioni ottimali (escludendo per assurdo ferie, permessi, malattie, servizi di rappresentanza, compilazione di atti d’ufficio e altre competenze), sono attive sul territorio due sole pattuglie per ogni turno e ciascuna pattuglia dovrebbe controllare la metà dei comuni e la metà del territorio della provincia (cioè 52 comuni e 2.586 Kmq di territorio)! In condizioni normali, invece, una sola pattuglia è presente a coprire l’intera estensione. Questo significa, in sostanza, che l’Ente non ha il benché minimo controllo del territorio. Chi vuole commettere illeciti in materia ambientale, di caccia, di pesca, può commetterli avendo la certezza quasi assoluta di farla franca. Gli inquinatori questo lo sanno, come pure lo sanno i bracconieri che agiscono da anni indisturbati. E chi non ha senso civico fa quello che vuole e lo dimostrano i risultati di alcuni servizi di vigilanza delle nostre guardie volontarie. La crisi della Polizia Provinciale di Chieti - aggiunge - non nasce oggi, ma è frutto di un disinteresse diffuso delle amministrazioni che si sono succedute nell’ultimo decennio. Oggi, con la crisi finanziaria dell’Ente, i problemi sono arrivati a tal punto che non ha più senso mantenere in piedi una struttura di vigilanza non più in grado di essere sostenuta, né finanziariamente, né politicamente. Come WWF auspichiamo un doveroso interessamento alla soluzione della crisi da parte del presidente Di Giuseppantonio”. Cinque le priorità infine indicate: attivazione di un numero telefonico di reperibilità e pronto intervento a disposizione della cittadinanza; aumento dell’organico; dotazione dei mezzi minimi necessari per operare almeno con sufficienza; riduzione drastica delle attività d’ufficio e di rappresentanza e contestuale aumento della presenza degli agenti sul territorio e almeno tre corsi obbligatori all’anno di aggiornamento e formazione per agenti ed ufficiali.

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