Atti vandalici che si ripetono sempre più spesso in città, anche e soprattutto a danno del patrimonio pubblico e c’è chi invoca la videosorveglianza (in itinere un progetto da 600.000 euro per installare telecamere in più punti del territorio comunale) per frenare, in qualche maniera, un malcostume ed un’inciviltà diffusi. Ultimo episodio della serie quello di qualche sera fa, alla villa comunale. La videosorveglianza di cui sopra, almeno nel polmone verde cittadino, c’è. Peccato, però, che non funzioni. Telecamere presenti ma spente e inutilizzate, e non da poco tempo. Così come il computer che raccoglieva le immagini nella sede della Polizia Municipale di piazza Rossetti, al secondo piano del palazzo lato Est degli ex edifici scolastici. Altra questione sollevata, poi, sempre per la villa comunale, è quella dei cancelli di ingressi, che agli orari di chiusura indicati non verrebbero ’lucchettati’. In occasione del recente ’raid’ sono stati danneggiati alcuni giochi dei più piccoli, buttata a terra una rete metallica di protezione e divelte parti in legno di alcune panche. E a fine anno il bilancio degli episodi vandalici, per le casse comunali, non è di certo ’leggero’. Sull'episodio dei recenti atti vandalici registrati alla villa registriamo e pubblichiamo l'intervento-testimonianza di un nostro lettore, Luca Di Fonzo. "Leggo con profonda tristezza dell'ultimo atto di vandalismo a cui è stato sottoposto un bene pubblico essenziale come la Villa Comunale. Solo domenica scorsa stavo facendo una passeggiata alle ore 21 all'interno della Villa e mi compiacevo del pregievole lavoro fatto per la sua sistemazione. L'amato laghetto con le papere, i giochi, la nuova fontana, le panchine, la nuova pavimentazione, ecc. In quel posto silenzioso, deserto e quasi incantato mi sorgevano però all'improvviso delle domande: Che ore sono? Rimarrò forse chiuso all'interno? Avranno già serrato i cancelli laterali? E gli ingressi principali? Dove sarà l'addetto alla chiusura (non ho mai visto un custode quindi immagino che non ci sia...)? Nulla. Erano già le 22 e la Villa Comunale era aperta, direi spalancata! Esco e vedo il cartello: orario invernale 8-19, ossia, io non potevo neanche entrare nella nostra amata Villa Comunale alle 21!!! Cosa viene messo a fare il cartello? Chi deve far rispettare gli orari? Chi è il responsabile? E' inutile fare indagini a "buoi scappati", lamentarsi dei soliti vandali, della mancanza di civiltà, se non si è capaci neanche di far rispettare regole elementari. Domenica sono entrato io, ho guardato compiaciuto il lavoro del Comune e sono uscito, sono entrati dei vandali (che a vedere dalle performance sono qualcosa di più di qualche ragazzino annoiato...) e hanno distrutto quello che hanno voluto. Nel vostro articolo non deduco se i cancelli erano chiusi o aperti, ma ovviamente se erano aperti è una complicità conclamata di chi non fa rispettare le regole, dagli orari di chiusura agli abusi edilizi (e mi sembra che in zona non manchino neanche quelli...). Il ruolo della politica in questi casi sarebbe quello di strigliare una burocrazia dei settori comunali che è, nel migliore dei casi, assenteista nei suoi compiti e distratta quando si tratta di far rispettare le regole. Non sarà un semplice cambio di governo a Vasto a far cambiare le cose. Non servono "Progetti", "Alleanze", Liste civiche... Servirebbe più senso civico da parte di tutti, io per primo ho sbagliato, infatti domenica dovevo chiamare i Carabinieri (i Vigili Urbani non ho capito quando lavorano) e far chiudere i cancelli. Il controllo sociale potrebbe fare molto, contro i vandali e contro l'inerzia della burocrazia. Il bene pubblico non è di nessuno, è di tutti noi!"