Solenne celebrazione, oggi a Vasto, in onore di Santa Barbara protettrice degli uomini di mare. Prima la Santa Messa, officiata dal cappellano della sezione locale dell'Associazione Nazionale Marinai d'Italia, don Antonio Bevilacqua, nella chiesa di Sant'Antonio. Successivamente una fiaccolata in via Adratica, con omaggio al Monumento ai Caduti del Mare e infine un momento di incontro presso la sala Vittoria Colonna di Palazzo d'Avalos organizzato dall'Anmi di Vasto. Presenti, tra gli altri, personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Punta Penna, guidato dal comandante, il tenente di vascello Daniele Di Fonzo, autorità civili e militari e rappresentanti delle sezioni Anmi di Vasto e Casalbordino. Dopo la funzione religiosa è partita una fiaccolata, in via Adriatica, conclusasi al cospetto del Monumento ai Caduti del Mare per un omaggio. Infine tradizionale incontro e consegna degli attestati di benemerenza (20 anni di partecipazione) e compiacimento (40 anni) agli iscritti Anmi. Il cavalier Mario Pollutri, presidente dell'Anmi di Vasto, ha letto i nomi di chi ha ottenuto il riconoscimento: Vincenzo D'Adamo, Mario Fariello, Michele Giuliani (benemerenza), Cesario Pollutri, Giuseppe Spadaccini, Domenico Cicchini e Cesario Cinquina (compiacimento). Un riconoscimento speciale a Costanzo Marinucci, protagonista di 55 traversate estive a nuoto da Punta Aderci al pontile. Da parte dell'amministrazione comunale, poi, la statuetta della Bagnante a Tindaro Pontillo, bagnino dal 1952, ed una targa allo stesso Mario Pollutri che quest'anno raggiunge i 30 anni di presidente della sezione vastese dell'Anmi. "All'indomito presidente della sezione Anmi di Vasto, cavalier Mario Pollutri, l'amministrazione comunale di Vasto grata per i 30 anni di onorata presidenza", si legge sulla targa. Pollutri, senza nascondere la propria commozione, ha ringraziato e reso onore in particolare all'associazione, invitando a a lavorare tutti insieme "perché, come si dice a Vasto, 'Na sola legna n'appiccia lu foche. E dobbiamo rimanere sempre amici. Anche fuori da qui. Una volta - ha poi scherzato - quando due asini si incrociavano, abbassavano la testa come a salutarsi. Facciamo almeno come loro, visto che spesso molte persone nemmeno si salutano".