CGIL IN PIAZZA PER LAVORO E GIOVANI: PULLMAN DAL VASTESE PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI SABATO 27 A ROMA

Illustra l'iniziativa del sindacato il segretario territoriale Mario Codagnone

Stefano Maresca
23/11/2010
Attualità
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Partiranno anche dal Vastese pullman in direzione Roma per la manifestazione nazionale della Cgil su lavoro e giovani, in programma sabato 27 novembre a Roma. Il segretario provinciale della Fiom, Mario Codagnone, ricorda che le adesioni si raccolgono presso i delegati o alle sedi di Vasto (tel. 0873-367504) e San Salvo (0873-341575). La partenza dei pullman è programmata alle 5 da piazzale Aldo Moro a San Salvo e dal terminal bus di via Conti Ricci a Vasto, alle 5.15 dal piazzale ex Total nei pressi del casello Vasto Nord dell'autostrada A14, alle 5.30 dalla Pietrosa a Lanciano, alle 5.45 dall'uscita Lanciano dell'A14, alle 6 a Ortona (A14) e alle 6.15 a Chieti (Stadio Angelini). Il corteo nella capitale si muoverà da piazza della Repubblica e da piazzale dei Partigiani per convergere su piazza San Giovanni dove previsti interventi e comizio conclusivi. Tema dell'appuntamento, spiega Codagnone, un «radicale cambio di marcia» nella politica del governo che rimetta al centro i giovani e il lavoro. "Serve un'agenda politica differente da quella che c'é stata finora e che individui un futuro per questo Paese, cosa che non vediamo nelle ultime scelte, legge di stabilità inclusa. E' ora che si cambi davvero questa agenda, se non si è in condizioni di farlo meglio andare al voto". Lo slogan della manifestazione è "Il futuro è dei giovani e del lavoro", nella piattaforma si chiede il finanziamento per il 2011 e il 2012 della cassa in deroga, la riforma degli ammortizzatori sociali per assicurare la copertura a giovani, precari, donne con norme che non discriminino tra lavoratori per settori o dimensione di impresa. Tra le priorità «un grande piano per il lavoro», con investimenti nella pubblica amministrazione destinati a istruzione, ricerca e sanità. Sul fisco la Cgil propone di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie (dal 12,5% al 20%), introdurre un'imposta oltre gli 800mila euro, rivedere l'Irpef incrementando le detrazioni da lavoro dipendente e allineando la detrazione da pensione a quella da lavoro dipendente.

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