Niente attivazione della sala di Emodinamica e cancellazione di imporanti unità operative come Gastroenterologia, Neurologia, Otorinolaringoiatria, Pediatria, Nefrologia e Farmacia: a rilanciare l'allarme di un impoverimento progressivo dell'offerta sanitaria dell'ospedale 'San Pio da Pietrelcina', è l'associazione politico-culturale 'VastoViva'. "Con un atteggiamento arrogante, senza nessuna considerazione per i danni che ne derivano alle nostre popolazioni, che vivono già una condizione di disagio - si legge in una nota - si tagliano 30 anni di politica sanitaria per il territorio. Tutto questo per il prevalere degli interessi di un sola Asl, quella di Teramo. E' difficile pensare che possa avere ancora un futuro un ospedale come quello di Vasto riorganizzato sull’imbroglio e le bugie. Oggi, purtroppo, dobbiamo ammettere che ogni giorno che passa, senza una precisa presa di coscienza della politica, in mancanza di un piano strategico e organizzativo, le cose si complicano. Oggi abbiamo bisogno di interlocutori attenti con cui discutere di come Vasto con il suo ospedale possa affrontare questo momento di abbandono che sta ricacciando l’intero territorio verso la marginalità". Sull'Emodinamica, in particolare, non più tardi di qualche settimana fa il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, in audizione alla Commissione regionale Affari Generali e Tutela della Salute, aveva indicato nel volgere di otto mesi il tempo necessario all'attivazione del servizio al 'San Pio' di Vasto.